«Se perdiamo noi, soccombe l'Italia»

Gli Stati Generali del Piemonte a Ivrea travagliata dalla crisi dell'Olivetti Gli Stati Generali del Piemonte a Ivrea travagliata dalla crisi dell'Olivetti «Se perdiamo noi, soccombe l'Italia» Il Nord-Ovest chiede una maggiore attenzione Per le istituzioni locali il «problema Nord Ovest» esiste, eccome. Rolando Picchioni e Enzo Ghigo per la Regione, Mercedes Bres^o per la Provincia, Valentino Castellani per il Comune di Torino, sia pure con sfaccettature diverse, lo hanno denunciato senza equivoci al ministro dell'Industria, Pier Luigi Bersani, ieri unico rappresentante del governo, a Ivrea, agli Stati Generali del Piemonte. E non si sono fatti intimorire dalle accuse di «localismo» per la loro posizione. Sia gli organizzatori, sia i tanti sindaci presenti in fascia tricolore certamente si aspettavano qualche presenza in più dalle istituzioni centrali, ma nessuno ha voluto fare una questione di numeri. Tuttavia, pur negando il «caso Nord Ovest», il ministro Bersani ha ammesso con un po' di imbarazzo che nel Nord Est i ministri erano andati «con una squadra numerosa». Qualche delusione, peraltro, è serpeggiata in sala anche per la cautela con cui ha concluso il ministro e per l'assenza di impegni concreti nelle sue parole tranne quello, generico, di' migliorare i rapporti con le istituzioni. Sia Ghigo sia Castellani hanno messo le mani avanti sulla Finanziaria '98, che si discute in questi giorni e che sarebbe una delle responsabili, con la ridefinizione dello Stato sociale, delle molte defezioni ministeriali a Ivrea: hanno chiesto impegni mirati a realizzare infrastrutture e non solo provvedimenti temporanei. Ghigo, ricordando di non essere mai intervenuto Un momento degli Stati Generali tenutisi ieri a Ivrea per chiedere l'Authority, ha anche parlato di una «sensazione di disattenzione» per il Nord Ovest: ((Abbiamo l'ambizione di rappresentare un modello». Ed ha chiesto maggior dialogo con le istituzioni locali. Castellani, anche lui silenzioso per scelta sull'Authority, ha ribattuto sulle «fragilità strutturale» del territorio, cioè sulle modeste capacità di diversificarsi che ci sono ancora a dispetto degli interventi congiunturali, ed ha chiesto «una politica attenta e selettiva, orientata alla nostra area attraverso strumenti ordinari» e attenzione al sistema ter¬ ritoriale. Ha aggiunto: «Le nostre città saranno competitive nella misura in cui i cittadini saranno radicati in esse». Rolando Picchioni, ricordando il «concreto utopista» Adriano Olivetti, ha detto che gli Stati Generali sono l'occasione di dialogo per politica, istituzioni, impresa, sistema finanziario, fondazioni, cultura. Non arriva un grido di dolore dal Nord Ovest, ma neppure «la rinuncia alle rivendicazioni e a battersi per traguardi possibili e dovuti». Più decisa ancora Mercedes Bresso: «Lo sforzo che la nostra comunità sta compiendo, le idee e le energie che ha messo in campo, le richieste formulate al governo - anche con la messa a punto delle proposte che scaturiranno da questa conferenza non sono solo sforzi e richieste locali. Se qui noi perdiamo, sarà tutta l'Italia a perdere». Voce fuori dal coro il presidente della Camera di commercio, Giuseppe Pichetto: «Il Nord Ovest è più forte del Nord Est, che ha avuto uno sviluppo improvvisato e fragile: molto meglio la nostra pesante e difficile solidità». Certo la scelta di Ivrea per gli Stati Generali non è stata casuale e la presenza dei lavoratori Olivetti, con ironici cartelli sui «tagli continui» e sui «licenziamenti via Internet», ha ricordato i problemi del Canavese. E Pietro Marcenaro (Cgil) si è risentito («sono parole maleducate») della definizione «baccano dei sindacati» usata daU'amministratore delegato Roberto Colaninno, «quinto - secondo il sindacalista - a dire le stesse cose» ai lavoratori Olivetti scesi negli ultimi anni da 13 mila a 4500. «Profonda preoccupazione per io stato delle cose presenti e per quelle che minacciano di venire ancora» è stata espressa dal sindaco di Ivrea, Giovanni Maggia, che ha attribuito la crisi a «specifiche debolezze imprenditoriali» e alla «singolare assenza di decisioni da parte del governo». Ieri pomeriggio gruppi di lavoro sui vari temi, oggi intervento di Gian Maria Gros-Pietro (Iri) e conclusioni di Giuseppe De Rita. Gianni Bisio MERCEDES BRESSO Presidente della Provincia «Le nostre non devono essere considerate richieste localistiche: se noi perdiamo sarà l'Italia intera a perdere» VALENTINO CASTELLANI Sindaco di Torino «C'è una fragilità strutturale del nostro territorio: chiediamo una politica attenta e selettiva orientata alla nostra area» A sinistra, Paolo Cantarella amministratore delegato della Fiat intervenuto agli Stati Generali del Piemonte che si sono tenuti a Ivrea In basso, il ministro