Frizzi si gioca la domenica di Si. Ro.

Al via domani pomeriggio la tradizionale sfida tra i varietà di Raiuno e Canale 5, con qualche novità Al via domani pomeriggio la tradizionale sfida tra i varietà di Raiuno e Canale 5, con qualche novità Frizzi si gioca la domeaica «Voglio fare da solo, improvvisare» ROMA. Sembra l'avvio del campionato di calcio questo inizio di stagione televisiva, tutte le squadre in gara per il primato dell'anno, che non si misura solo in ascolti assoluti, ma anche in share, in fasce, in collocazione, e soprattutto, in punti in più o in meno, sulla famosa media di rete. «Domenica in» di Frizzi e Guardi, quest'anno. Formula immutata, dopo 21 anni di un programma che deve durare sei ore come si esce dal contenitore? Ma ingredienti rinnovati a cominciare da Fabrizio Frizzi sul quale e per il quale è stato cucita la trasmissione. A far da collante a tutto la musica del maestro Gianni Mazza che dovrebbe mescolare come fossero panna i sapori dei vari frutti. Poi molti giochi, da casa e col telefono, alcuni ospiti, lo sport di Giampiero Galeazzi non più Bisteccone alla Mara Venier ma solo giornalista, una donna della domenica con Anna Falchi a inaugurare la serie, i collegamenti esterni con Donatella Raffai, Alberto Angela e Michel Pergolani, la schedina giocata con Antonella Clerici, la comicità del duo Manlio Dovi ed Emanuela Aureli, il gruppo musicale dei Sei come sei, tre belle ragazze ignote Luisa Corna, Mara Carfagna e Padma Lakshmi a cantare, ballare, e fare qualcosa. Tra gli ospiti di domenica quelli del film «Tano da morire», Giorgia, Joe Cocker, James Taylor, Massimo De Cataldo, Solenghi. Per contenere ed evitare scandali e trucchi, con il gioco della telefonata si può vincere al massimo 5 milioni, con quello della cassaforte 20 milioni più quel che è avanzato dalla giornata: premio massimo calcolato 120 milioni e non di più. L'invenzione più nuova si chiama in The dark: due concorrenti al buio devono compiere azioni consuete che per effetto di una telecamera saranno visibili al pubblico. Non ci sarà Don Mazzi, a meno che non l'inviti Frizzi per una occasione speciale. Non ci sarà Rita Dalla Chiesa perché Mediaset non le ha concesso la libertà per condurre in coppia con suo marito la trasmissione. Non ci sarà Max Biaggi, se non quando avrà finito le sue gare di motociclismo. Potrebbe esserci una qualche rivalità con «Quelli che il calcio» di Fabio Fazio: anche qui c'è un monitor per seguire le partite, ma manca lo sfottò del tifo e dei tifosi. Nonostante la calata in massa di programmi della domenica sulle reti avversarie Guardi giura di non aver previsto nessuna controprogrammazione: «Se pure sapessi che Costanzo invita un cardinale, non chiamerei un vescovo per fregarlo», spiega. «L'importante è far un programma organico: a spiare le mosse del nemico si perde tempo». Emozionatissimo Frizzi, pluridecorato conduttore Rai, che da 17 anni, però inseguiva il sogno di fare «Domenica in», la proposta te¬ levisivamente più difficile. «Vorrei togliermi di dosso l'ufficialità del sabato sera. Vorrei provare ad improvvisare, a far da solo, a ignorare la scaletta». Per sentirsi meno ingessato aveva perfino pensato di presentarsi in camicia, ma ha scartato l'idea per rispetto del pubblico e s'è rimesso la cravatta. A quale «Domenica in» si ispira, Frizzi? Cita Corrado: «La sua bonomia un po' sfottente mi è sempre piaciuta». Poi aggiunge Baudo: «L'ultima sua edizione era perfetta. Non oso dirlo ma vorrei prendere il meglio di tutti e due». [si. ro.]

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