Un ministro riapre il caso Rabin

Eitan minaccia di rivolgersi alla Corte Suprema: «Perché Amir agi indisturbato?» Eitan minaccia di rivolgersi alla Corte Suprema: «Perché Amir agi indisturbato?» Un ministro riapre il caso Robin «Nessuno interroga il teste chiave» TEL AVIV NOS NOSTRO SERVIZIO A due anni dall'assassinio di Yitzhak Rabin, un muro impenetrabile di reticenza protegge ancora il protagonista più ambiguo ed indecifrabile della vicenda: Avishay Raviv, leader del piccolo gruppo nazionalista Eyal, che intratteneva rapporti di amicizia con Igal Amir (l'assasino del premier) e che fungeva da informatore dello Shin Bet, il servizio di sicurezza interno. In un'intervista al supplemento di Tel Aviv Yediot Ahronot il ministro per la Ricerca scientifica Michael Eitan (Likud) si è lamentato ieri di aver invano sottoposto sei mesi fa all'attenzione del procuratore di Stato, Edna Arbel, un voluminoso dossier sulle attività di quello che a suo giudizio è «il più grande provocatore politico nella storia di Israele» Malgrado le sue sollecitazioni, Raviv è sempre a piede libero e riceve dallo Stato un cospicuo stipendio mensile, anche per una vecchia invalidità dovuta al servizio militare. Ma dall'ufficio della signora Arbel non è giunta alcuna reazione. Accusato di volta in volta di aver aggredito palestiesi, di aver rivendicato attentati, di aver minacciato esponenti israeliani di sinistra, Raviv - nota Eitan - non è mai stato processato. I procedimenti legali a suo carico sono stati rinviati sine die, aggiunge Yediot Ahronot. Nel tentativo di chiarire finalmente per quale ragione l'informatore Raviv goda di tanta inspiegabile benevolenza malgrado non abbia impedito l'assassinio del primo ministro, Eitan minaccia adesso di rivolgersi alla Corte Suprema. In teoria Raviv (noto allo Shin Bet col codice «Champagne», perché doveva rendere conto dei «fermenti» fra i coloni di estrema destra mentre il premier Yitzhak -Rabin si accingeva a realizzare le prime fasi dell'Autonomia palestinese) era nella posizione migliore per conoscere e sventare per tempo i progetti di Amir. Entrambi frequentavano il campus universitario di Bar Ilan, entrambi dicevano ad alta voce che Rabin era un «rodef» (un persecu¬

Luoghi citati: Bar Ilan, Israele, Tel Aviv