Criminalità, niente indulgenze

Criminalità, niente indulgenze Criminalità, niente indulgenze TORINO. «Nel nostro Paese manca una stabile politica contro la criminalità. Lo testimoniano l'eccesso di indulgenza e l'eccesso di penalizzazione». E' l'opinione del presidente della Camera Luciano Violante, ieri a Torino per partecipare al convegno «Il senso della sicurezza». Violante ha ricordato che «in Italia sono in vigore circa 400 leggi penali. Ogni anno ha aggiunto - entrano in carcere circa 200 mila persone». Dal 1861 al 1992, data dell'ultima amnistia e indulto, sono stati emessi 333 provvedimenti: «Quasi uno ogni 4 mesi. Significa - ha commentato Violante che c'è un eccesso di coercizione, che deve essere temperato da provvedimenti di indulgenza per evitare gravi reazioni sociali. Punire e perdonare è diventata una spirale». Il presidente della Camera ha rilanciato la proposta del «poliziotto di quartiere», e ribadito la necessità della lotta «sia alla mafia sia alla microcriminalità». [r. ero.) Il rischio, per dirla tutta, è che an e Lega si sentano improvvisamente scoperte, soprattutto a livello di base, e che per esigenze di mercato elettorale finiscano per radicalizzare le loro posizioni sugli extracomunitari. Certo, dal punto di vista di Le Pen sarebbe stato molto più conveniente gemellarsi con Fini, che è un vecchio amico e con cui nel 1991 volò addirittura da Saddam Hussein a caccia di ostaggi. Oppure con Teodoro Buontempo, al quale in una campagna elettorale di alcuni anni fa spedì in prestito da Parigi diversi giganteschi Tir che il Pecora fece sfilare

Persone citate: Le Pen, Luciano Violante, Saddam Hussein, Teodoro Buontempo

Luoghi citati: Italia, Parigi, Torino