Ferite torri, chiese e ville

Ferite torri, chiese e ville Ferite torri, chiese e ville A Urbino allarme per il Palazzo ducale ASSISI. Non sono solo gli affreschi sbriciolati di Cimabue: il terremoto ha colpito una delle zone d'Italia più ricche di opere d'arte e quello di monumenti, chiese, palazzi, torri, campanili, affreschi lesionati o distrutti è un elenco destinato ad aumentare di ora in ora, con i rapporti di soprintendenze ed esperti impegnati a verificare i danni. Se Assisi è la città più colpita, hanno subito gravi danni Foligno, Nocera Umbra e Bevagna, mentre dal Duomo di Orvieto sono caduti alcuni marmi della facciata. Si sono staccati frammenti anche dalla parte superiore del loggiato, e c'è stato uno scostamento delle statue degli Evangelisti. All'interno, alcune crepe nella vela del transetto, davanti alla cappella del Signorelli. A Foligno il terremoto ha colpito molti edifici del centro storico: è crollato il campanile della Cattedrale, è stata lesionata la cupola di San Feliciano, è crollato parzialmente il campanile del Comune ed è stato lesionato l'ospedale, una parte del quale risale al 1400. A Bevagna, invece, è stata colpita la cattedrale, ma i danni maggiori li ha subiti il centro storico di Nocera Umbra, dove è crollata la Torre civica e il Palazzo comunale ha subito danni. Problemi per il patrimonio artistico anche nelle Marche: a Urbino il Palazzo ducale è stato chiuso per precauzione e la cattedrale ha riportato vistose crepe alla facciata esterna. All'interno della chiesa sono comparse piccole crepe che però non interessano affreschi artistici. Sempre nelle Marche, a Fabriano, è andata distrutta la facciata dell'antica chiesa di San Biagio, crollata con la seconda scossa sismica, che ha provocato anche la morte di una persona. L'80% degli edifici ha subito danni, compresi il Duomo e lo storico teatro «Gentile». Crollati anche i campanili di alcune chiesette di campagna. A Pergola, nel Pesarese, è ina¬ gibile la cattedrale di San Francesco e danni si sono avuti al Palazzo comunale e a Santa Maria. In provincia di Macerata la situazione più critica a Serravalle del Chienti, dove è crollato il 70% del patrimonio edilizio. Si è circoscritta la zona maggiormente colpita, tra Serravalle, Muccia e Pievetorina. Qui la chiesa parrocchiale Santa Maria Assunta è stata dichiarata inagibile ed è crollato il campanile della chiesa di San Michele. Danneggiata seriamente anche la chiesa di Sant'Oreste di Casavecchia. A Ussita, il palazzo comunale è inagibile, come la sede municipale di Montecavallo. Lesionate sono state poi le chiese di Vico di sopra a Castello e quelle di Santa Maria e Madonna del soldato nella frazione di Nemi. Segnalazioni di danni vengono da Fiordimonte: qui la scossa ha interessato la villa della principessa Yasmin von Hohenstaufen. Nella zona di Jesi l'emergenza più grave riguarda il centro storico di Mergo, mentre danni più lievi si sono avuti anche nelle zone più distanti dal luogo dell'epicentro. A Perugia è stata chiusa per precauzione la via dei Priori per le lesioni riportate dalla chiesa di San Filippo Neri. A Spoleto hanno subito danni la cattedrale di Santa Maria Assunta in piazza del Duomo e la chiesa di San Filippo. A Orvieto, oltre al Duomo, hanno subito piccole lesioni la torre del Palazzo del Popolo e di Palazzo Clementini. Il ministero per i Beni culturali ha comunicato di aver chiuso temporaneamente i musei archeologici di Spoleto e Perugia per accertare eventuali danni. A Rieti è stato lesionato il campanile dell'ex chiesa di San Donato che si è inclinato nella parte superiore. A Roma, infine, dove il terremoto è stato sentito ma non ha provocato danni, si è avuto il crollo di un lampadario a Palazzo Madama, nel corridoio dei Busti. [Ansai

Persone citate: Casavecchia, Hohenstaufen, Signorelli