Welfare, governo e sindacati più vicini

Welf are, governo e sindacati più vicini Welf are, governo e sindacati più vicini Ma Bertinotti non cede: se toccano le pensioni d'anzianità è crisi r Un Codice i i Tributari© j completo e 1 { aggiornato? j 12 volumi • 2.816 pagine - L 60.0001 I \ 2 volupgI E'UNO SPECIALE \ j • f RIVISTA Ij • -f RIVISTA i fico ROMA. Posizioni più vicine tra il governo e i sindacati sulla riforma del Welf are: Prodi e Ciampi, accogliendo in parte la proposta dei sindacati, hanno ridotto da 6000 a 5000 miliardi la cifra dei tagli da realizzare tra previdenza e sanità, annunciando nello stesso tempo un impegno di uguale entità, appunto 5000 miliardi, per rilanciare l'occupazione. I sindacati daranno un giudizio definitivo lunedì, ma per il momento rilanciano: «Si deve arrivare a 4000». Invece, un vero braccio di ferro continua sulle pensioni di anzianità, dal cui freno il governo intenderebbe ottenere economie intorno ai 2500 miliardi. Per facilitare un'intesa il governo potrebbe abbandonare l'ipotesi della «quota 90». Ma Bertinotti spiega che non basta: «Se le pensioni d'anzianità verranno toccate Rifondazione voterà contro».

Persone citate: Bertinotti, Ciampi, Prodi, Welf

Luoghi citati: Roma