I gioielli di Chanel

Festa blindata con 250 vip Festa blindata con 250 vip I gioielli di Chaitel Carole Bouquet ROMA. Chissà che cosa avrebbe pensato Coco Chanel vedendo ieri sera tutte quelle signore ingioiellate arrivate a Palazzo Farnese alla festa data dall'ambasciatore di Francia Jean-Bernard Merimée in onore della «maison» da lei creata e che ha aperto la prima boutique nella capitale. Lei che amava i gioielli falsi perché diceva che ostentare una pietra preziosa è in fondo come «portare un assegno al collo». Ma la regola del «low profile» non fa proseliti nel bel mondo sempre affannato nel tentativo di mostrare e mostrarsi. Così che per la serata Chanel c'è stata una vera caccia all'invito. Ma il prezioso cartoncino per il pranzo lo hanno ricevuto solo in duecentocinquanta. Un affronto per chi è stato escluso tanto che l'organizzatrice della serata, la principessa Ines Torlonia, ha dovuto prevedere un dopo cena allargato per accontentare bei nomi dell'aristocrazia e dello spettacolo. Per i duecentocinquanta fortunati - ospite d'onore lo stilista della maison Karl Lagerfeld - la serata è stata spettacolare e blindata per via della collezione di gioielli presentata da Chanel. Donna geniale e dalle mille contraddizioni Coco Chanel pensava sì che anche il gioiello più importante non arricchisce la donna che lo porta, ma disegnò lo stesso nel 1937 alcuni pezzi con platino e brillanti. Una collezione che ieri è stato possibile ammirare in due sale di Palazzo Farnese. Gioie da re e da arabi, fl pezzo più prestigioso è una sciarpa di platino è brillanti - 70 carati - che si plasma intorno al collo e forma una stella cometa. Il valore supera i 500 mila dollari. Ci sono poi i bracciali con maglia «quilt» e perle, delle vere «polsiere». E poi i classici tre giri di perle con chiusura di platino e brillanti a forma di camelia, simbolo di casa Chanel. Indossava due anelli della collezione Carole Bouquet, la testimonial arrivata da Parigi per festeggiare - insieme ai finora misteriosi proprietari di casa Chanel, i Wertheimer - l'apertura della prima boutique romana. Una vera diva la Bouquet, ma anche impegnata con i bambini maltrattati. L'attrice fa parte di una commissione di esperti che lavora, sotto l'attenzione del governo francese, per migliorare la legge che tutela i minori. Ma c'era anche un altro divo del cinema a palazzo Farnese: Jeremy Irons. [m. e] Carole Bouquet

Persone citate: Carole Bouquet, Coco Chanel, Ines Torlonia, Jeremy Irons, Karl Lagerfeld, Wertheimer

Luoghi citati: Parigi, Roma