«I fratelli Savi come i terroristi»

«I fratelli Savi come i terroristi» Approvato il disegno di legge che stanzia cinque miliardi «una tannini» «I fratelli Savi come i terroristi» Uno bianca, il Senato risarcisce i parenti delle vittime ROMA. Le vittime della banda della Uno Bianca sono equiparabili a quelle del terrorismo e i familiari hanno quindi diritto a un risarcimento da parte dello Stato. Questo principio è contenuto in un disegno di legge approvato dal Senato che passa ora all'esame della Camera. Il provvedimento stabilisce di elargire una somma «una tantum» ai familiari delle vittime della banda, che ammontano a 20 persone. La commissione, che aveva esaminato il testo prima di portarlo in aula, aveva discusso se questo risarcimento potesse costituire una discriminazione verso situazioni analoghe e paragonabili. La risposta è stata negativa perché nel caso della Uno bianca c'è la peculiarità che le maggiori responsabilità ricadono su appartenenti alle forze dell'ordine. Il provvedimento avrà una copertura finanziaria di cinque miliardi. «Abbiamo voluto compiere - ha commentato Palmiro Ucchielli (Sd), primo firmatario del disegno di legge - un atto di rispetto per il dolore di quanti sono stati colpiti da questi fatti criminosi, un gesto di riconoscimento doveroso nei riguardi delle vittime e dei loro familiari. In questo modo lo Stato, attraverso il Parlamento, definisce i delitti compiuti dai fratelli Savi gravi quanto quelli compiuti nella stagione del terrorismo, indipendentemente dall'esito processuale». Ucchielli ha quindi auspicato un'approvazione definitiva da parte della Camera. Secondo il senatore Francesco Tirelli (Lega Nord) «il problema della criminalità non si può risolvere solo con i risarcimenti alle famiglie come nel caso di quanto previsto dal disegno di legge a favore delle vittime della banda della Uno bianca». Tirelli ha quindi chiesto un intervento da parte del Governo per un maggior controllo del territorio e prevenzione: «Suggeriamo - ha aggiunto - che il controllo del territorio sia svolto sulla base di un'impostazione che preveda iniziative autonome e decentrate da svolgere in collaborazione con le forze di polizia degli enti locali». «Mi sembra un giusto riconoscimento - ha detto il portavoce dell'associazione familiari vittime, Claudio Santini - della linea sostenuta. Le vittime non hanno sofferto per azioni soggettive: l'azione della banda si è svolta per oltre sette anni sconvolgendo un intero territorio ed è quindi equiparabile all'attività criminale di una banda organizzata. Inoltre il disegno di legge consente il risarcimento anche a chi, per questioni di tempo, non potè costituirsi parte civile contro il ministero dell'Interno, potendo solo tentare, con i tempi notoriamente lunghi, un'azione civile». Il sindaco di Bologna Walter Vitali ha espresso «soddisfazione perchè è prevalsa la volontà politica di riconoscere il diritto ai familiari di essere risarciti dallo Stato». [Ansai

Persone citate: Claudio Santini, Francesco Tirelli, Palmiro Ucchielli, Savi, Tirelli, Ucchielli, Walter Vitali

Luoghi citati: Bologna, Roma