« Il truccatore non si tocca » di Simonetta Robiony
Dalla Clerici alla Milella dalla Latella alla Foschini « Il truccatore non si tocca » A Saxa Rubra rivolta delle giornaliste PARRUCCHIERI D'APPALTO PROMA ICCOLA rivolta a Saxa Rubra, mitica sede decentrata della Rai sulla Flaminia, lontana da Dio e dagli uomini, dove da anni ormai sono stati piazzati i telegiornali, ovvero quanto di più immediato e urgente la tv pubblica produca nelle sue giornate. Non c'entra la politica praticata o non praticata da direttori-dittatori, e neppure gli stipendi, svelati o occultati dalla stampa. Casus belli di questa protesta sono i parrucchieri e i truccatori. 0 meglio la sostituzione dei truccatori e parrucchieri abituali, un gruppetto di interni Rai avvezzi da anni a rifare faccia e capelli ai conduttori del tg, con un gruppetto di truccatori e parrucchieri appaltati dalla Rai, e quindi, totalmente impreparati a svolgere questo compito. Motivo? Risparmi aziendali: piuttosto che assumere nuovi addetti, meglio appaltare il servizio all'esterno. Con un paradosso aggiuntivo. Spostati all'ultimo momento negli studi di via Teulada o della Dear, questi maghi Rai del trucco, una ventina di persone, si sarebbero trovati con le mani in mano perché all'interno dei programmi ci sarebbe già chi fa il loro lavoro. E quindi addio risparmio. Truccatori esterni, la Rai li ha sempre avuti. La novità di questa stagione è che, invece di limitarsi a far contratti a termine per le trasmissioni che aprono, chiudono e comunque passano, stavolta la Rai ha fatto un contratto esterno per il trucco dei tg, l'unico programma che va in onda tutto l'anno, non apre e non chiude, non prevede né balli né canti, ma esige facce, se non belle, almeno decorose dall'alba a notte fonda. E anche se l'appalto l'ha vinto Gii Cagne, il mitico truccatore delle dive, a Saxa Rubra sono cominciati i guai. Non è Cagne hi persona, infatti, a rifare il trucco ai co¬ siddetti mezzobusti, bensì quelli che appartengono alla sua società, che di Cagne hanno solo il marchio. Infinite le lagnanze. Questi truccatri sono giovani, sono inesperti, non sanno dove metter le mani, fanno disastri, alterano i connotati, creano malumori. A farne le spese, naturalmente, soprattutto le telegiornaliste, le varie Busi, Vergara, Mattei, Sciarelli e quante hanno svolto il loro turno in questi giorni. Son loro, quelle che si lamentano di più, a riprova, dicono i maligni, che alle donne puoi toccar tutto meno chi le fa belle. Le telegiornaliste, insomma, sarebbero in rivolta un po' perché non si riconoscerebbero più nello specchio e un po' perché non potrebbero più scambiare col loro truccatore preferito quei pettegolezzi che le mettevano di buon umore prima di affrontare i mesti notiziari dei tg- La verità però è un'altra. Più che la vanità femminile è la dignità professionale ad essere messa in causa, stavolta, tant'è che a muovere obiezioni per primi su questi nuovi trucchi pare siano stati proprio i tecnici degli studi televisivi sconvolti da certe facce paonazze o da certi capelli fuori deU'ordinario. E non sono solo le donne a mugugnare. Anche Giulio Borrelli, maschio e faccia ufficiale del Tgl, non ne potrebbe più. E perfino Mannoni, raccontano, s'è detto scontento di questi giovanotti marcati Gii Cagne. Rosanna Cancellieri, in questi giorni non in video, propone una lettura serissima del futile contenzioso. E stupisce. «E' la scelta dell'azienda di fare appalti esterni che va messa in discussione, perché è una linea preoccupante sul piano sindacale. Una linea che umilia le professionalità interne, spezza gruppi di lavoro affiatati, mortifica l'immagine della Rai. E' su questo che dobbiamo riflettere». A Saxa Rubra la riflessione è in corso. Simonetta Robiony
Persone citate: Busi, Dear, Giulio Borrelli, Mannoni, Mattei, Rosanna Cancellieri, Sciarelli, Vergara
Luoghi citati: Saxa Rubra
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