Si torna in piazza, perché nulla cambi

Si torna in piazza, perché nulla cambi Da lunedì su Raidue la nuova edizione de «I fatti vostri», con la biondona Orlando Si torna in piazza, perché nulla cambi //programma del mezzogiorno di Guardi, con Giletti ■ I ROMA. Tra un programma che ne scopiazza un altro figlio a sua volta di un terzo, e un format d'acquisto nato male all'estero e realizzato peggio da noi, viva la faccia de «I fatti vostri», la piazza televisiva di Michele Guardi che va avanti immutata da otto anni, mix perfetto di giocherelli dove si vince ma non troppo, canzonette che si canticchiano a bassa voce, due risate a fior di labbra, e un sospiro su un piccolo fatto di cronaca raccontato però nei particolari più particolari. Torna, dunque, anche quest'anno, da lunedi 29 su Raidue, «I fatti vostri» di Guardi con la conduzione di Massimo Giletti bravo ragazzo diventato campione d'ascolti grazie a questa trasmissione, come era capitato già a Castagna, a Frizzi, a Magalli. Piccohssimi, quasi impercettibili i mutamenti. E' arrivata Stefania Orlando, biondona parlante e cantante, assisa sul camioncino addetta a piazzare i mille oggetti regalati al pubblico previa telefonata. S'è spostato momentaneamente da «Macao» Sergio Friscia - «Il signor Di Giovanni del settimo piano» per proporre qua la sua galleria di caricature. E' tornato l'avvocato Antonio Pandiscia, è apparsa Suor Germana con i consigli di cucina, è stato convocato Diego Dalla Palma per parlar di trucco. Una edicola per giornalistigiornalai dovrebbe dare in diretta le notizie dell'ultimo minuto, mentre un signore esperto del gioco del lotto suggerire i numeri buoni per tutte le ruote. Guardi, da siciliano che ha capito la lezione della storia cita il Gattopardo: «Cambiare tutto per non cambiare niente» e racconta di quando da bambino, al congresso eucaristico di Catania, vedendo la prima telecamera della sua vita, ebbe un'emozione pari a quella che avrebbe un ragazzino oggi incontrando Claudia Schiffer. Carlo Freccerò, sempre chic, teorizza la tv «pilastro», quella che regge la programmazione, affonda la concorrenza, va vanti senza sorprese, e s'allarga nei complimenti fino a paragonare Guardi a un architrave da cattedrale gotica. Giletti, modesto, si rifa al mitico Corrado, ricordando che per avere successo quel che conta è lo studio televisivo più che la faccia del conduttore e lo studio dei «Fatti vostri» è una macchina perfetta, con autori che non sbagliano il bersaglio e tecnici che sanno il loro mestiere. E che dire di Mara Venier che non va bene con la sua striscia quotidiana su Canale 5? Freccerò, Guardi e Giletti tentano di non raccogliere la provocazione. «Noi ci facciamo i fatti nostri», suggerisce Freccerò, per tagliar corto con una battuta. Ma un qualche sollievo, davanti all'insuccesso della concorrenza, ci sarà pure? Guardi sospira: «Mara è un'amica, vederla in diffi- colta mi amareggia. "Sic transit gloria mundi", si potrebbe dire, ma sarebbe inopportuno. Raffaella Carrà insegna: pareva scomparsa in Spagna, invece è tornata alla grande». Sì, Guardi, ma per aiutare Mara Venier, lei che quest'anno, oltre a «I fatti vostri» e a «In famiglia» ha anche «Domenica in», che consigli le darebbe? S'oppone Freccerò: «Guardi è mio, già mi pesa dividerlo con Tantillo, figurarsi se voglio prestarlo a Canale 5: se ha un'idea se la tenga che serve a noi». E intanto lancia uno spunto. «I fatti vostri», dice, deve diventare un musical neorealista. Chissà che vorrà significare, [si. ro.] ■ I Massimo Giletti nuovamente alla guida del programma

Luoghi citati: Catania, Macao, Roma, Spagna