Il giorno giusto per i fedeli del calcio. La scomparsa del «Te Deum»

Il giorno giusto per i fedeli del calcio. La scomparsa del «Te Deum» LA LETTERA DI O.d.B. Nord contro Sud armati di stereotipi GENTILE Signor Panerò, a questo punto della lettura mi sono fermato per riavermi dalla confusione. Lei mi aveva citato il Signor Lupino, ma poi era passato a rivolgersi a me. Non c'era una parola, un'avvertenza, una spiegazione. Mi sono trovato preso di mira con foga: «Il problema è che Lei non si limita a citare la ricca storia e le bellezze artistiche e naturali del Mezzogiorno d'Italia, ma deve necessariamente scagliarsi contro i suoi barbari, rozzi, incolti connazionali del Nord. Inoltre, secondo la sua personale teoria, debbono considerarsi imbarbariti quelli che Lei definisce "sudisti del Nord" colpevoli, a detta sua, di essersi integrati in città che hanno offerto loro lavoro e, per quanto possibile, ospitalità... Secondo Lei sarebbe stato meglio se questi suoi "compatrioti" si Nord coarmdi ster ntro Sud ati eotipi fossero ghettizzati in quartieri per soli meridionali (come purtroppo è in parte accaduto), fieri del loro dialetto e della loro cultura totalmente chiusi e ostili verso chi li ospita. E' ciò che accade per molti extracomunitari, la cui integrazione è resa più difficile da questioni linguistiche e religiose, e vediamo con quali risultati... Io ritengo che quando una persona si trova a vivere in un ambiente diverso dal proprio deve cercare innanzitutto di capire la nuova realtà adattandosi a usi e abitudini della gente con cui si trova a convivere. Ciò non significa perdere totalmente la fierezza delle proprie origini, della propria cultura e delle proprie tradizioni. E' probabile che nel Nord vi sia, come Lei sostiene, un diffuso sentimento antimeridionalistico di cui, volendo, si possono analizzare seriamente le ragioni profonde; ma non accetto che questa accusa venga portata avanti da persone che non fanno altro che fomentare inimicizia con il loro atteggiamento che li porta a ribaltare il presunto razzismo del Nord in un sentimento di evidente odio antinordista...». E io che c'entro, mi dica, gentile Signor Panerò? Oreste del Buono Gentile Sig. Del Buono, nella sua lettera pubblicata su questo giornale il Signor Tonino Lupino afferma solennemente di ritener sacra l'unità nazionale. Peccato che il resto della lettera rappresenti un classico esempio di «razzismo al contrario». Se ho ben capito, Lei è assai fiero delle sue origini «sudiste» così come io lo sono delle mie piemontesi. Ritengo che ciò sia giusto, anzi sacrosanto: ogni persona rischia di perdere la propria identità se dimentica la cultura e le tradizioni dei propri avi... Walter Panerò, Torino

Persone citate: Del Buono, Lupino, Oreste Del Buono, Tonino Lupino, Walter Panerò

Luoghi citati: Italia, Torino