La Fiat torna in Russia

Worms respinge l'Opa Evran Produrrà 150 mila vetture l'anno, lunedì la lettera d'intenti La Rat torna in Russia [joint-venture da 1500 miliardi con Gaz TORINO. Una joint-venture con la Gaz per produrre tra le 100 e le 150 mila auto l'anno da vendere sul promettente mercato russo. E' l'ultima mossa della Fiat nella sua marcia sui mercati esteri, già anticipata nei giorni scorsi e che lunedì verrà resa ufficiale da una lettera d'intenti. Oltre trent'anni dopo la costruzione dello stabilimento di Togliattigrad, il gruppo italiano torna così a giocare un'importante partita nel cuore dell'ex impero sovietico. E anche di questa ulteriore mossa verso la gìobalizzazione del gruppo si parlerà probabilmente nel consiglio di amministrazione che proprio oggi pomeriggio esaminerà i dati di bilancio dei primi sei mesi dell'anno; dati che si preannunciano brillanti. Marca, Sinna e Palio station wagon (questi due ultimi modelli appartengono alla famiglia delle world car) usciranno, secondo i programmi, già a fine del prossimo anno dallo stabilimento che la Fiat allestirà a Nizhny Novgorod, 430 chilometri ad Est di Mosca, in joint venture con la Gorky Avtomobiliny Zavod, ima delle più forti case automobilistiche russe, c con ima partecipazione della Bers, la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo. Fiat e Gaz avranno quote paritetiche del 4041% ciascuno, mentre la parte restante andrà alla Bers. L'investimento complessivo è di 850 milioni di dollari, oltre 1500 miliardi di lire, e la joint-venture occuperà 4200 dipendenti che lavoreranno su due turni. Lunedì, ha annunciato ieri l'am- basciatore italiano a Mosca, l'amministratore delegato del gruppo Fiat, Paolo Cantarella, e il presidente della Gaz, Nikolai Pughin, firmeranno la lettera d'intenti per la costituzione della joint venture alla presenza sia de! presidente del Consiglio Romano Prodi, sia del premier russo Viktor Cernomyrdin. La produzione, che dovrebbe partire già alla fine del '98, sarà orientata al mercato interno russo e almeno in un primo tempo avrà effetti positivi anche sugli stabilimenti italiani del gruppo, visto che proprio per mettere in funzione in tempi così stretti la fabbrica di Nizhny Novgorod bisognerà importare dall'Italia i componenti per le vetture. Poi nel corso del tempo la Fiat prevede di fare sempre maggiore affidamento sui fornitori in loco. E il grappo italiano conta molto anche sul «pedigree» del partner che ha trovato. La Gaz, fa¬ mosa per la sua Volga, la berlina della nomenklatura sovietica, è il secondo produttore automobilistico russo ed è al primo posto per i veicoli commerciali leggeri; un primato conquistato grazie al successo del Gazelle che ha conquistato il 60% del mercato. Guidata dall'ex ministro dell'industria automobilistica Nikolai Pughin e privatizzata nel '92, la Gaz ha visto triplicare il prezzo delle sue azioni negli ultimi dodici mesi. Anche per questo molte case, dalla Toyota alla coreana Daewoo, alla Peugeot, hanno cercato di negoziare una joint venture con il produttore russo. Alla fine però l'ha spuntata la Fiat, sembra anche grazie all'assicurazione che i modelli «made in Russia» sarebbero stati recentissimi e a prezzi abbordabili per i consumatori locali (si parla di 11-12 mila dollari per la Palio). La scelta della Russia si inserisce peri ertamente nella strategia di globalizzazione che Cantarella e il presidente della Fiat Cesare Romiti stanno perseguendo da alcuni anni e che ha già portato il gruppo in Brasile, Argentina, India, tanto per citare alcuni dei mercati maggiori. La Russia ha infatti ancora tassi di motorizzazione bassissimi confrontati a quelli occidentali - meno di 80 auto per mille abitanti - ed offre quindi un ottimo potenziale di crescita. Lo scorso anno sono state fabbricate oltre 900 mila auto e ne sono state importate altre 140 mila. E gli esperti prevedono che nel giro di quattro anni il mercato arriverà a 3 milioni e mezzo di vetture. [f. man.] Paolo Cantarella

Persone citate: Bers, Cesare Romiti, Gorky, Nikolai Pughin, Paolo Cantarella, Romano Prodi, Viktor Cernomyrdin

Luoghi citati: Argentina, India, Italia, Mosca, Russia, Torino