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a Palermo a Palermo Ammazzò per rubare un dente d'oro PALERMO DAL NOSTRO CORRISPONDENTE L'hanno arrestato con l'accusa di aver ucciso un transessuale per cavargli un dente d'oro dalla bocca, venderlo e ricavare un po' di soldi. E' finito in carcere Adiri Mondher Ben Salah, pregiudicato tunisino di 30 anni. Il delitto ricostruito dagli mquirenti è di quelli da film dell'orrore: la vittima con la testa fracassata da un ferro da stiro; l'assassino chino sul cadavere per strappare il dente, prima di fuggire con gioielli e denaro di «Caterina», ovvero il sarto cinquantenne Piero Di Benedetto. Di Benedetto di giorno appariva irreprensibile, frequentava concerti e spettacoli di musica lirica, e tutti lo conoscevano come ottima persona: assisteva un ragazzo handicappato, il suo buon cuore era ben conosciuto. Ma di notte, in abiti femminili e tacchi a spillo, lo si trovava tra i prostituti a passeggio in via Libertà e via Roma. Il delitto di «Caterina» era impunito dal 20 giugno 1995. Fino a ieri, quando i poliziotti della sezione omicidi della squadra mobile hanno circondato una casupola nel centro storico e intimato al tunisino di arrendersi. «Ti abbiamo scoperto. Sappiamo tutto. Esci con le mani alzate», ha urlato uno dei poliziotti. Ma Achri Mondher Ben Salah non s'è dato per vinto e ha tentato di fuggire calandosi da un balconcino al secondo piano. Nella caduta si è fratturato un piede ed è stato costretto ad arrendersi. «Sono innocente, non c'entro», ha ripetuto mentre lo portavano via. Ora è piantonato in ospedale. Fino a qualche giorno fa gli inquirenti pensavano che «Caterina» fosse stata uccisa da un cliente, magari sconvolto da quell'incontro omosessuale e sopraffatto da un raptus. La svolta nell'inchiesta è arrivata quando la polizia ha scoperto che un fratello del tunisino aveva avuto una relazione con «Caterina», che gli aveva-messo a disposizione la chiave per entrare ed uscire liberamente dall'appartamento. Da qui sono1 risaliti a Achri Mondher Ben Salah. [à.t.]