«In Italia un invalido su quattro è fasullo»

«In Italia un invalido su quattro è fasullo» Ma sono a rischio altri 135 mila assegni: i titolari non hanno ancora provato di essere menomati «In Italia un invalido su quattro è fasullo» Dopo i controlli degli 007 del ministero revocate 17 mila pensioni ROMA. Procede senza soste la crociata degli «007» del ministero del Tesoro contro i «furbi» che ricevono la pensione d'invalidità pur non avendone diritto: i dati dei controlli di fine luglio confermano che circa un invalido su quattro è risultato privo dei requisiti di legge e che sono ben 135.000 gli assegni pensionistici «a rischio» perché i titolari non hanno consegnato la richiesta autocertificazione. In tutto, secondo quanto è in grado di anticipare l'Ansa, la sezione Servizi Vari e Pensioni di Guerra ha fatto scattare su circa 71.000 controlli oltre 17.000 revoche, appunto il 24%. Ai 135.000 che non hanno inviato l'autocertificazione le Poste consegneranno un avviso, unitamente all'assegno di settembre: se non proveranno di es¬ sere effettivamente invalidi a novembre non gli verrà consegnata la pensione. Ma attenzione, avvertono i tecnici del Tesoro: almeno l'80% di coloro che non hanno consegnato l'autocertificazione è «onesto» e probabilmente è caduto in questa dimenticanza per motivi di salute o perché non è stato avvisato da chi effettivamente ha la delega a riscuotere la pensione. La campagna contro i falsi invalidi fa parte di un programma speciale di legge che terminerà nel marzo del '98 e i risparmi previsti dovrebbero aggirarsi intorno ai 200 miliardi all'anno, forse già a partire dal prossimo armo. I controlli sui presunti falsi invalidi verranno effettuati, una volta presentata l'autocertifica¬ zione, a livello periferico nei vari capoluoghi di provincia e, nei casi più difficili, interverranno direttamente gli staff medici del ministero del Tesoro. Per i circa 135.000 cittadini che ancora non hanno consegnato l'autocertificazione - si tratta di assegni che vanno in media dai 5 ai 10 milioni annui - il piano del Tesoro è molto chiaro: oltre ai 10.000 «avvisi» già recapitati in anticipo dalle Poste, gli altri 125.000, spiegano i tecnici, verranno invece allegati alla pensione di settembre in «doppia copia», una per il titolare del trattamento e un'altra per l'eventuale delegato al ritiro dell'assegno. Obiettivo di via XX Settembre è avere per i primi di ottobre un quadro ancora più chiaro sugli oltre 1 milione e 400.000 assegni d'invalidità civile attualmente vigenti in Italia. Quanto all'incidenza regionale delle revoche, i controlli, alla fine di luglio, hanno ribadito che è la Basilicata con il 33% a guidare la graduatoria dei «furbi», seguita dall'Abruzzo (29,8%), dal Mouse (29%), dalla Campania (26,9%) e dalla Toscana (26%). Seguono, in questa classifica davvero poco onorevole, la Liguria, che ha una percentuale identica alla Toscana, la Puglia, che si discosta dalle precedenti due appena per uno 0,1 in meno in percentuale. E poi: Sicilia (25,8), Marche e Lazio (24%), Calabria (22%), Veneto e Umbria (21%), Lombardia (19%), Sardegna (17%), Emilia Romagna (15%), Friuli Venezia Giulia (10%). Non sono disponibili i dati del Piemonte, della Valle d'Aosta e del Trentino Alto Adige. [Ansa]

Persone citate: Mouse