Ferrara «punta», Di Pietro sfugge di Giuliano Ferrara

Ferrara «punta», Di Pietro sfugge Al Mugello il direttore del Foglio non riesce a farsi ricevere dall'ex pm impegnato in un dibattito Ferrara «punta», Di Pietro sfugge Ma «Giulianone» insiste: voglio vedere il suo 740 FIRENZE. Ferrara attacca ma il «catenaccio» di Di Pietro è impenetrabile. Per la seconda volta i due contendenti al collegio senatoriale del Mugello (Curzi dopo un avvio scoppiettante sembra essersi un po' spento) si sono sfiorati senza toccarsi. Ieri Di Pietro era di scena al Circolo Rinascita di Sesto Fiorentino, il Comune più grosso del collegio: ad attenderlo una piccola folla che l'ha accompagnato nella sala al primo piano dove il candidato dell'Ulivo ha tenuto un discorso. Giulianone è piombato sul posto poco dopo. Ha stretto la mano ai presenti, poi ha cercato di aprirsi un varco su per le scale. Inflessibile nel respingerlo il servizio d'ordine. Ferrara ha allora provato un contatto di «rinterzo», affidando ad ima signora un biglietto per il rivale: ma invano. Così, dopo essersi rilassato con una partitina a flipper, è uscito e si è diretto verso la sede del Comitato per Di Pietro. Sulla porta ha affisso il biglietto che non era riuscito a tra¬ smettere all'ex magistrato: «Caro Di Pietro, sono qui. Vorrei solo stringerle la mano con educazione. Attendo risposta». Poi rivolto alla gente che lo attorniava ha aggiunto, quasi sconsolato, «Io una campagna elettorale così proprio non la capisco». Una campagna elettorale che i due contendenti stanno comunque affrontando a ritmi già frenetici. In mattinata Ferrara aveva avuto una serie di incontri istituzionali: col questore di Firenze Francesco Forleo, con il presidente della Provincia Michele Gesualdi, con i consiglieri regionali di Forza Italia. E' proprio all'uscita da questa riunione che Ferrara ha svelato la domanda che rivolgerà a Di Pietro stamani attraverso le colonne del Foglio. «Voglio vedere il 740 di Di Pietro - ha detto Ferrara -. Voglio vedere se c'erano i 100 milioni che Di Pietro dice di aver restituito ai suoi finanziatori inquisiti. Voglio vedere se ha pagato le tasse. Se lei quest'anno mi rimborsa un prestito di 100 milioni - ha spiegato rivolto a un cronista - vuol dire che quei 100 milioni li ha guadagnati e se li ha guadagnati lei deve metterli sul 740. Chiedo a Di Pietro tutto questo, ma senza cattiveria e con benevolenza verso di lui». L'ex direttore di «Panorama» si è lasciato andare anche ad un commento sui dissapori tra Berlusconi e Fini: «Non vedo contrasti nel Polo in materia di giustizia. Tra Berlusconi e Fini c'è sempre un contrasto, ma litigano la sera e poi si riappacificano la mattina». Poi, prima di tentare il fallito blitz da Di Pietro, Giuliano- ne ha presieduto una riunione organizzativa nella sede di Forza Italia. C'è chi dice che ieri fosse un po' più tirato e nervoso, certamente meno affabile del solito. Forse un pizzico di stanchezza per questa campagna elettorale a «marce forzate»; oppure è colpa del sondaggio della Cirm secondo il quale il 42% degli elettori di destra si dichiara per nulla o poco soddisfatto della scelta di Ferrara come candidato del Polo. Francesco Matteini L'ex direttore a quanti lo circondano: «Una campagna elettorale così io proprio non la comprendo» Giuliano Ferrara

Luoghi citati: Cirm, Ferrara, Firenze