La Borsa giù,scambi ai massimi

La Borsa giù/ scambi ai massimi MERCATI E TASSI Dopo il lunedì d'oro, Piazza Affari prende una pausa di riflessione La Borsa giù/ scambi ai massimi Erg pronta al listino, Trussardi è in marcia MILANO. Non concede il bis, piazza Affari. Dopo il lunedì del +4 per cento e dei 20 mila miliardi guadagnati, l'indice Mibtel chiude al ribasso (-0,47%) ma il Comit (che a differenza del Mibtel esprime l'andamento medio della seduta) va al massimo (996,47) - un record anche ieri, insomma - e il controvalore degli scambi (2900 miliardi) resta vicino, vicinissimo, ai 3 mila del giorno prima. E scusate se è poco dopo l'abbuffata di lunedì. Di martedì ci si aspettava di vedere tutti passare all'incasso: «consobdamento, prese di beneficio», così definiscono gli uomini di piazza Affari quel movimento spontaneo che porta a monetizzare oggi quello che si è guadagnato ieri. Comprensibile, un giorno alle stelle, un giorno con i piedi per terra. Meglio così, parola di Marco Tronchetti Proverà della Pirelli: «Meglio non farsi prendere troppo dall'euforia dei risultati positivi della Borsa». Alt, pausa di riflessione con gli stranieri, detto per inciso, tra i pri¬ mi ad approfittarne, venditori scatenati di derivati. Pausa ma niente tonfo ed è riprova, secondo gli operatori, della maturità di una Borsa dove, fino a un certo punto, tutto lasciava intravedere un'altra giornata alla grande. Mezz'ora dopo l'apertura, con il Mibtel su dell'1,5%, piazza Affari aveva addirittura conquistato la vetta più alta di sempre: quota 16.079. Poi, pian piano - sull'onda dei future sui Btp in calo - il rialzo si è sgonfiato: poca cosa a mezzogiorno (+0,16%), inversione di segno all'una (-0,30%), ritorno all'insù (+0,18%) all'una e mezza, su e giù, come un pendolo in attesa di Wall Street e infine, quando Wall Street ha aperto in calo, irrimediabilmente giù dello 0,47% come a Londra (-0,94%) o a Parigi (0,67%). Pausa di riflessione, dunque. Ma intanto il mercato azionario continua ad attrarre possibili matricole. Una certa, la Erg dei Garrone. L'altra, la Trussardi, per ora ancora un progetto sia pure già allo studio della Comit. Della Erg il debutto a piazza Affari è solo questione di settimane: si spera il 16 ottobre, ha annunciato ieri l'amministratore delegato Pierantonio Nebuloni presentando l'operazione Borsa della società petrolifera che prevede il 4 ottobre la fissazione del prezzo (compreso nella forbice 5500-6400 lire) dell'offerta, il 6 e 7 ottobre l'offerta pubblica, poi la sottoscrizione, il classàmento agli investitori italiani ed esteri e infine, verosimilmente il 16 ottobre appunto, il debutto sul telematico. Dopodiché il 25% di Erg sarà sul mercato, il 10% in mano all'Agip Petroli e il restante 60% alle famiglie Garrone e Mondini. E Trussardi? Interpellato ieri al termine dell'assemblea della Manifattura Rotondi (che ha deciso la fusione della Sosab e il cambio di nome in Rotondi Evolution, prima pedina della riorganizzazione del gruppo) lo stilista bergamasco ha confermato le ipotesi di quotazione. Dopo i big, gli Arniani, i Versace, i Ferrò, anche Trussardi pensa alla Borsa («In questo momento è di moda dire che la moda va in Borsa», scherza) e pur frenando («Non c'è ancora nessuna delibera in tal senso») ammette che il progetto («Sbocco naturale per società che hanno ambizioni internazionali») è in mano alla Comit. [a. z.] Lo stilista Nicola Trussardi

Persone citate: Garrone, Mondini, Nicola Trussardi, Pierantonio Nebuloni, Trussardi, Versace

Luoghi citati: Londra, Milano, Parigi