E An elogia lo straniero di F. Mar.
E An elogia lo straniero E An elogia lo straniero Due articoli su «Millennio» «Attingiamo alle loro energie» ROMA. La sorpresa, stavolta, arriva da an. Proprio mentre i suoi leader esultano per la decisione del governo sul diritto di voto degli immigrati, su «Millennio» - la rivista più innovativa della destra - compare una sorta di «elogio» dell'immigrato. Nel numero che sarà presto in edicola e dedicato al tema della demografia, vengono pubblicati due articoli, scritti da altrettanti deputati di Alleanza nazionale, nei quali compaiono tesi mai enunciate a destra. Manlio Contento parla dell'immigrazione come di un «fenomeno che non può essere liquidato con anacronistiche quanto inutili affermazioni di semplice condanna». Il deputato di an sostiene che «non si può ignorare l'assoluto disinteresse per alcuni mestieri che caratterizza l'attuale società», nell'agricoltura, in edilizia, nei lavori domestici. E poi le affermazioni più forti e nuove: «Francamente pare eccessivo pensare di affidare la difesa della cultura alla erezione di mura che preservino il castello dagli urti del nostro tempo». E ancora: «E' davvero banale cercare di salvarsi l'anima affidandola ai bunker di frontiera». E poi la conclusione: «Il cuore d'Europa ha disperato bisogno di arrestare la corsa all'invecchiamento e lo si deve fare restituendo alla famiglia il suo ruolo, ma anche attingendo alle nuove energie che si sprigionano in questi cambiamenti epocali». In un altro articolo di «Millennio» - rivista ispirata da Pinuccio Tatarella e di fatto dìretta da Italo Bocchino e Mario Landolfi - si propone anche una soluzione pratica: «Si possono orientare i flussi di ingresso - scrive Alfredo Mantovano - facendo in modo che gli accessi con prospettiva di insediamento stabile siano favoriti se provengono da determinate aree culturali», [f. mar.]
Persone citate: Alfredo Mantovano, Italo Bocchino, Manlio Contento, Mario Landolfi, Tatarella
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