«Un attentato la morte di Diana»

«Un attentato la morte di Piana» GRAN BRETAGNA MHAv. Non si fermano le voci, la polizia cerca tracce del presunto scontro con un'auto «Un attentato la morte di Piana» Un giornalista: ma i Servizi volevano uccidere Dodi LONDRA. L'imminenza del matrimonio tra Dodi e Diana avrebbe accelerato la realizzazione di un attentato che è costato la vita alla principessa, a Dodi Al Fayed e all'autista della Mercedes, Henry Paul: sono le ultime «voci» londinesi. La rivelazione viene dal settimanale «Gente», in edicola oggi, che pubblica un articolo di un giornalista della Press Impact, l'agenzia intemazionale per la quale lavora anche la principessa Esmeralda de Rethy, amica e confidente di Sarah Ferguson. «Né la famiglia reale, né il governo britannico - secondo "Gente" - sono coinvolti nell'attentato, che sarebbe invece opera di elementi deviati dei servizi segreti britannici». Ma c'è di più: secondo la Press Impact, «chi ha messo in atto il piano - si legge su "Gente" - ha commesso un errore fondamentale. Vedendo partire dal Ritz una Range Rover con la guardia del corpo assegnata alla principessa, si è creduto che anche Diana fosse a bordo dell'auto. E si è pensato che Dodi avesse preso posto, da solo, sulla Mercedes guidata da Henry Paul». Sempre secondo la Press Impact, «da tempo la principessa temeva i servizi segreti: soprattutto da quando, dopo il divorzio da Carlo, aveva scoperto microspie nella sua auto. Dopo la morte della sua guardia del corpo preferita, l'ispettore Barry Mannakee, in un incidente stradale, Diana aveva dicMarato di essere convinta che l'ispettore fosse vittima di mi attentato». «Da quel momento - scrive il giornalista dell'agenzia - Diana aveva rifiutato ogni protezione dei servizi. Le sue guardie del corpo erano quelle degli Al Fayed». Poi, «Gente» esamina gli ultimi giorni di vita della principessa, rivelando che «era incinta di sei settimane quando è morta» e che nell'intervento chirurgico al quale Diana è stata sottoposta dopo l'incidente, «sono state fatte analisi del sangue nelle quali è comparso mi ormone presente solo nelle donne incinte». Secondo il settimanale, inoltre, il 25 settembre Diana avrebbe dovuto annunciare la sua decisione di ritirarsi a vita privata per sposarsi e dedicarsi alla famiglia. (Aveva anche deciso di lasciare l'Inghilterra - scrive "Gente" - e di vivere tra Parigi e gli Stati Uniti. A Parigi avrebbe abitato con Dodi nella villa che fu del duca di Windsor e che ora è di proprietà di Mohamed Al Fayed». L'articolo fornisce altri particolari: «Quel sabato sera, verso la fine della cena Dodi aveva ricevuto una chiamata, al termine della quale era apparso nervoso e aveva deciso di raggiungere velocemente il suo appartamento negli Champs-Elysées». Intanto, ieri, tecnici della gendarmeria di Parigi hanno prelevato frammenti di muro con tracce di vernice nel tunnel sotto il ponte dell'Alma. La parziale amnesia della guardia del corpo inglese sopravvissuta ha costretto i magistrati a rimettere in moto l'inchiesta. [AdnKronos]

Persone citate: Al Fayed, Barry Mannakee, Dodi Al Fayed, Dodi Londra, Henry Paul, Mohamed Al Fayed, Range, Sarah Ferguson, Windsor

Luoghi citati: Gran Bretagna, Inghilterra, Parigi, Stati Uniti