Incubo ergastolo per mister Hippy di Enrico Benedetto

In manette il fondatore del movimento PARIGI In manette il fondatore del movimento Incubo ergastolo per mister Hippy PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Al giudice si è presentato in jeans e camicione giallo (la sua «uniforme» negli anni della contestazione studentesca americana), sorriso sulle labbra e il francese un po' yankee che praticano gli intellettuab' Usa. Ha 59 primavere.. Ira Einhorn, e lo si vede non solo dal pizzetto bianco. Quelle che ancora l'attendono, la giustizia d'Oltreoceano voirebbe fargliele trascorrere dietro le sbarre. Si porta dietro una condanna all'ergastolo per aver ucciso la sua compagna nel '78 e nascosto dentro un baule il corpo, che la polizia ritroverà solo 18 mesi più tardi perquisendogli la casa. Era il 28 marzo '79.1 giornali americani sbatterono il mostro in prima pagina. Il patriarca del movimento hippy, indi profeta New Age, futurologo dal carisma irresistibile... era un assassino. Lo stesso giorno, la stampa Usa riferiva in poche linee appena l'incidente nucleare - apparso, sulle prime, trascurabile - di Three Miles Islands. E oggi che quella catastrofe ecologica figura persino nei manuali scolastici, nessuno più sembrava ricordarsi dell'estroso, criminale Ira. Ma i gendarmi francesi hanno rinfrescato la memoria all'America. Il 13 giugno, ce ne sono una decina appostati intorno al vecchio mulino bordolese in cui mister Einhorn e la sua ultima fiamma - la svedese Annika Flondid - risiedevano pacificamente dal '93, quando un flic bussa alla porta del supcrlatitante. Che si arrende, ma reclamando la propria innocenza e un «complotto Ciao ai suoi danni. E ieri il magistrato è parso sensibile all'autodifesa, rinviando al 4 novembre l'eventuale estradizione, che Washington esigeva in tempi brevi. Parigi desidera un processo d'appello, in cui Ira Einhorn possa far valer le sue ragioni. L'ordinamento giudiziario Usa ritiene invece inappellabili le sentenze qualora in primo grado l'accusato sia latitante. Il braccio di ferro tra giustizie transalpina e americana può salvare Ira Einhorn. Nell'attesa, reporter e fotografi Usa sbarcano in massa a Bordeaux. Con 19 articoli in due giorni, Ira Einhoscontareuna conper omLo hannin FrLui si d«SonoincasdallaPotrebessere e rn deve in Usa ndanna micidio o preso ancia ifende stato trato Cia» be non stradato l'autorevole «Philadelphia Inquirer» dà il la. «Time», «People» e la «Cbs» non sono da meno. Come ha potuto l'ex hippy trasformarsi dopo una rocambolesca latitanza nel rispettabile «Eugène Mallon», scrittore uiglese rifugiatosi nella douce France girondina per i suoi tepori e il buon vino, ma senza rinunciare alla partitella settimanale di bridge nel villaggio? E ancora: sarà davvero colpevole? Malgrado l'evidenza, ci si può domandare come un uomo di ampia cultura, con laurea in Lettere presso la Pennsylvania University, nasconda in casa un cadavere per quasi due anni sapendo che la famiglia della scomparsa potrebbe sospettarlo. La tesi di Ira Einhorn è che 1 Intelligence Usa volesse incastrarlo per impedirne le ricerche e, forse, i contatti con resterò. Nel 1979, in effetti, da tempo aveva abbandonato pacifismo ed ecologia per seguire altri sentieri. L'epoca in cui tenne a battesimo la prima «Giornata mondiale della Terrai era ormai lontana anni Iure. Amico di Uri Geller, Arthiu- Koestler, Philip Dick... Einhorn ha messo in piedi un elitario Internet ante litteram su cui dialogano scienziati e pensatori attratti dall'innovazione tecnologica, religiosa, mentale. Specializzatosi nello studio delle basse frequenze, il contestatore degli Anni 60 denuncia le «anni psichiche» ormai realizzabili, a suo dire, dai servizi. Viaggia in Europa Orientale. Quei soggiorni oltrecortina sono forse la chiave dell'enigma. Unica certezza: l'arresto al rientro dall'ennesimo viaggio e le provi; «schiaccianti». Scappa, Ira Einhorn, nel gennaio '81. E' persuaso che dopo il battage giornalistico ostile, i giurati lo condanneraimo senza neppure ascoltarlo. Sotto falso nome si rifugia a Londra, ove frequenta il Trinity College. Seguono Irlanda, Baleari, Svizzera. Poi, dopo un breve ritorno nel Regno Unito, Danimarca e Stoccolma. Infi-ne, la Francia. La polizia arriva sempre - per un soffio - troppo tardi. Ma ormai Ira Einhorn non può più fuggire. Se vuole salvarsi, dovrà poter dimostrare la sua innocenza. Enrico Benedetto Ira Einhorn deve scontare in Usa una condanna per omicidio Lo hanno preso in Francia Lui si difende «Sono stato incastrato dalla Cia» Potrebbe non essere estradato