Patente, addio alla marca Cambia il bollo auto

Patente, addio alla marca Cambia aneli© il balla auto Patente, addio alla marca Cambia aneli© il balla auto ROMA. Per il mondo dell'auto è in arrivo una piccola rivoluzione che avrà come effetti immediati qualche seccatura burocratica in meno e forse anche qualche risparmio per i possessori di piccole cilindrate. La marca da bollo da 70 mila lire che oggi è necessaria per rendere valida ogni anno la patente è destinata a sparire, mentre il bollo di circolazione sarà legato non più ai cavalli fiscali, ma alla cilindrata o ai cavalli vapore effettivi della vettura per la quale si paga la tassa. E proprio mentre si delineano i dettagli del progetto che il ministro delle Finanze Vincenzo Visco vuole rendere effettivo dall'anno prossimo, il Consiglio dei ministri con un decreto legge proroga gli incentivi alla rottamazione di auto e moto con oltre dieci anni, che nei mesi passati hanno dato una forte spinta al mercato consentendo allo stesso tempo al fisco di aumentare le sue entrate. La scomparsa della marca annuale da incollare sulla patente, un'invenzione tutta italiana che nessuno all'estero ci invidia, renderà di sicuro la vita più semplice per gli automobilisti, alle prese con una scadenza in meno, ma non permetterà nel complesso risparmi particolari al popolo degli automobilisti, dato che il mancato introito - oltre 2 mila miliardi - verrà presumibilmente recuperato proprio grazie all'aumento delle tasse di circolazione. Ma un cambiamento comunque ci sarà: da una classica imposta indiretta come la marca da bollo, che colpisce qualsiasi titolare di patente - senza contare se possieda o no una macchina, se si sposti in motocicletta o con una fuoriserie -, si passerà a un'imposta proporzionale, legata alla potenza del veicolo che si possiede, quale è appunto la tassa di circolazione. E proprio per la nuova tassa di circolazione i tecnici delle Finanze e dei Trasporti stanno studiando due ipotesi alternative al pagamento in base ai cavalli fiscali: basarsi sulla cilindrata o sui cavalli vapore, che indicano la potenza effettiva della vettura. In quest'ultimo caso, si potrebbe decidere una cifra fissa da pagare per ogni cavallo vapore, in modo da semplificare i calcoli. Prima che le nuove misure possano essere applicate restano comunque da risolvere alcuni problemi «tecnici», primo fra tutti il fatto che gli introiti della marca da bollo per la patente sono andati finora direttamente all'erario, mentre buona parte della tassa di circolazione finisce nelle casse delle Regioni, che hanno anche il potere di maggiorare gli importi fino al 40%. Bisognerà quindi decidere come aumentare l'importo della tassa di circolazione nelle varie Regioni in modo da compensare in maniera omogenea i mancati introiti della marca sulla patente, e stabilire come andranno ripartite le entrate. Sul fronte degli incentivi per auto e moto, intanto, il governo ha evitato, con l'adozione di un decreto legge, un periodo di vuoto legislativo tra la scadenza della prima fase - il 30 settembre - e l'entrata in vigore del secondo pacchetto di incentivi alla rottamazione, che deve ancora essere approvato al Senato. Il de¬ creto, infatti, riprende integralmente il testo in discussione in Parlamento. Dal 1° ottobre e fino al 31 gennaio '98, quindi, l'incentivo del governo alla rottamazione (sempre per le auto che abbiano oltre dieci anni di vita) sarà al massimo di 1 milione e cinquecentomila lire, invece dei due milioni attuali, e sempre in presenza di uno sconto almeno uguale concesso dal venditore. Dal 1° febbraio al 31 luglio '98 l'incentivo sarà invece legato a quanto consu¬ ma l'auto acquistata: fino a 1.250.000 lire per consumi compresi tra 7 e 9 litri ogni 100 km e fino a 1.500.000 per consumi inferiori a 7 litri. Inoltre chi acquista un'auto a metano avrà un contributo statale di 2 milioni, che sale a quattro miMoni per un'auto elettrica. Escluse, invece, le auto alimentate a gpl, anche se al Senato sono numerose le voci che chiedono incentivi anche per questa categoria. Finora, gli incentivi hanno consentito di «rottamare» più di 700 mila vetture con oltre dieci anni di vita, svecchiando in modo sensibile il parco circolante, hanno spinto il mercato dell'auto facendo prevedere per quest'anno un «boom» di consegne tra i 2,2 e i 2,3 milioni di unità, che dovrebbe riportare il mercato italiano ai massimi del '92, e infine hanno contribuito ad arricchire le casse pubbliche: nell'intero '97 si prevede che grazie alle nuove immatricolazioni derivanti proprio dagli incentivi il fisco incasserà circa 800 miliardi. [f. man.] Il governo vara un decreto legge per la seconda fase degli incentivi auto Dal 1° febbraio arrivano le agevolazioni «verdi» La tassa di circolazione sarà pagata in base alla cilindrata o ai cavalli vapore Risparmi per chi ha un'utilitaria r -l'I ■-1 BlSliiiliiKi Il ministro delle Finanze Vincenzo Visco

Persone citate: Vincenzo Visco

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