Bertinotti cala le carte di Giancarlo Fossi

PREZZI Bertinotti colo le carte «Più contributi per gli autonomi ma niente tagli all'anzianità t» ROMA. Bertinotti scopre finalmente le carte sulla riforma del Welfare State e lancia messaggi chiari proprio mentre parte la stretta decisiva per arrivare ad un'intesa governo-parti sociali in sintonia con il varo della Finanziaria '98. E, al di la degli slogan e degli altolà telegrafici, la presa di posizione del leader di Rifondazione comunista appare meno lontana di quel che si potesse pensare da quella dei sindacati e di una parte considerevole della maggioranza. Che cosa chiede sul battagliato fronte delle pensioni? «Noi proponiamo - precisa in un'intervista al settimanale Famiglia Cristiana un'operazione nei confronti delle pensioni privilegiate e scandalose. Chiediamo l'omogeneizzazione fra i diversi fondi pensionistici. E, ancora: come è noto, i lavoratori autonomi versano contributi pari a metà di quelli versati dai lavoratori dipendenti. Si vuole gradualmente equiparare?». Bertinotti reclama dal governo una scelta chiara sui vari aspetti della politica economica, ma soprattutto sull'occupazione. Ricorda che con l'appoggio di re il deficit pubblico è stato ridotto alla metà, si sono risanati i conti dello Stato, più della Francia o della stessa Germania, ma ora occorre una scelta cristallina per il futuro e con tempi graduali. Cioè? Spiega: «Questa compagnia del centro-sinistra, più Rifondazione, ha costruito l'equipaggiamento, adesso siamo ad un bivio. Andiamo a sinistra o a destra? Naturalmente è una questione che io pongo con gradualità. Non voglio tutto e subito, ma che almeno l'inizio della strada sia quello giusto!». Ovviamente, il segretario di re ribadisce un secco «no» ad ulteriori tagli alle pensioni di anzianità, così come anche i sindacati appaiono decisi a non mollare nulla o ben poco su questo versante e solo, eventualmente, attraverso l'omogeneizzazione dei trattamenti. Ieri, però, il governo ha insistito in un incontro «tecnico» con Cgil-Cisl-Uil sull'assoluta necessità di rea- Fausto Bertino ti lizzare risparmi tra i quattro e i cinquemila miliardi per accelerare il processo di riequilibrio dei conti della previdenza avviato con le riforme Amato e Dini. Le cifre del governo derivano dall'indicazione di alcuni parametri macroecononici per i prossimi dieci anni (incremento medio annuo del 2% per il Pil e dello 0,5% per l'occupazione), che i sindacati hanno contestato con fermezza, alimentando le voci di un immediato complicarsi della trattativa. «I conti del governo - osserva Beniamino La Padula della Cgil non ci convincono ed il quadro va rivisto e corretto». Per Adriano Musi, segretario confederale della Uil, si tratta di «cifre troppo timide: perfino il Fondo monetario internazionale segnala per l'Italia una crescita del Pil del 2,4%». Raffaele Morese, numero due deila Cisl, sottolinea che il negoziato è entrato in una «fase delicatissima», ma il ministro del Lavoro Tiziano Treu rassicura: «Anche se c'è un clima nervoso, stiamo lavorando per superare gli ostacoli. L'obiettivo è quello di raggiungere un'intesa, la più ampia possibile, entro il 30 settembre». Così, l'attenzione è puntata sullo scontro decisivo che ci sarà domani nel vertice «politico» governo-sindac;it i, presente il ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi. Tanto più se Ciampi confermerà che la fetta più grossa dei risparmi (dai 2 ai 3 mila miliardi! dovrebbe venire dall'adozione della «quota 90» per le pensioni di anzianità, ad esempio 35 anni di contributi e 55 di età. Altri 1000 miliardi deriverebbero nelle intenzioni dall'aumento dei contributi dei lavoratori autonomi, 500 si attendono dal «riccometro», il resto dall'eliminazione dei privilegi. Il tutto, mentre si profila per il mese di ottobre una nuova ondata di pensionamenti per anzianità fra commercianti, artigiani e coltivatori diretti, con pesanti contraccolpi sui conti del¬ l'Fnps. Giancarlo Fossi Fausto Bertinotti

Persone citate: Adriano Musi, Bertinotti, Carlo Azeglio Ciampi, Ciampi, Dini, Fausto Bertinotti, Raffaele Morese, Tiziano Treu

Luoghi citati: Francia, Germania, Italia, Roma