Torino, l'astronautica è qui

Torino, l'astronautica è qui Torino, l'astronautica è qui Mostra e dibattiti aperti alle scuole adesso se ne va a spasso su Marte. Vi saranno anche conferenze didattiche per gli studenti. Tra queste, un ciclo comprende i seguenti temi: «Orologi e Spazio», «Misure della costante di gravitazione nello spazio», «Fisica e aerodinamica», «Gli ultimi 10 alla 90 anni dell'universo», «Perché la Terra rallenta», «Immagini dello Space Telescope», «Perché su Marte» e «La faccia nascosta della Luna». Il provveditore agli studi di Torino, Marina Bertiglia, ha promosso con una circolare alle scuole le visite guidate alla manifestazione della Iaf, che si svolgeranno al mattino e prevedono l'accesso a sistemi multimediali e interattivi per simulare esplorazioni planetarie in realtà virtuale. Sarà anche possibile accedere a collegamenti televisivi in diretta con la Nasa e con altri centri spaziali, hi particolare con quelli che raccolgono ed elaborano i dati provenienti dal telescopio spaziale «Hubble». Le varie conferenze permetteranno inoltre di vedere da vicino e ascoltare alcuni tra i grandi protagonisti dei prini quarant'anni dell'era spaziale, come gli astro- Il Lingotto per una settimana sarà la capitale delle attività spaziali nauti e i progettisti dello Sputnik, che saranno a Torino. Questa 48" edizione della IAF è organizzata dalla Aidaa (Associazione Italiana di Aeronautica e Astronautica). Il suo presidente Ernesto Vallerani, capo del comitato organizzatore, sottolinea che «forse per la prima volta, un congresso tecnico-scientifico su temi astronautici è stato programmato per interessare anche il grande pubblico, sia per il tema centrale, dedicato allo sviluppo del business dello spazio e alle ricadute tecnologiche che da esso provengono, sia per la presenza contemporanea di una mostra, un forum per dibattiti aperti, e una serie di eventi, come lo «Sputnik day», che il 4 ottobre prevede una conferenza a Torino con la partecipazione di astronauti italiani e dei progettisti dello Sputnik». Le scuole interessate a prenotarsi per le visite guidate, possono farlo presso Federico Licci, ai numeri 011-7180739 e 7180902, o al fax 011-7180270. Antonio Lo Campo IN BREVE Asteroide sull'Italia Domenica 7 settembre alle ore 0,20 un bagliore ha illuminato il cielo per almeno due secondi, che sono sembrati lunghissimi agli occhi stupefatti dei testimoni oculari. Un oggetto descritto come un «masso incandescente» ha illuminato la notte di bianco-azzurro nella zona di Viterbo per poi allontanarsi silenziosamente verso NordOvest, senza frammentarsi, seguito da una piccola coda. Il fenomeno sarebbe durato poche decine di secondi. Ci sono stati avvistamenti anche da Siena e da varie parti della provincia di Viterbo. L'ipotesi più probabile è quella di una grossa meteora, cioè di un frammento roccioso e/o metallico vagante nello spazio e passato a 70-80 chilometri di quota, dove non si può udire alcun suono. «Fireball» (sfera di fuoco) è il termine esatto per la sua classificazione, mentre il «bolide» si ha quando si ode anche il rumore. Un tipo davvero speciale perché la luminosità raggiunta è senza dubbio maggiore di quella della Luna piena (mag -12), e quindi da collocarsi in un valore di magnitudine attorno a -15, cioè alla luminosità teoricamente diffusa da 16 Lune piene, circa 600 volte le fireball più luminose. La traiettoria seguita pone la meteora tra i rarissimi casi di «sfioramento» , cioè di attraversamento della atmosfera terrestre (entrata e uscita), senza impatto né disintegrazione. Solo un altro caso è stato accertato con fotografie e rilievi da satellite, sul Lago Jackson nello Wyoming (Usa), il 10 agosto 1972. [p. e] Tumori: su «Science» scoperta italiana 11 gruppo di ricerca di Roberto Testi dell'Università di Tor Vergata (Roma) ha individuato un nuovo meccanismo che causa la morte delle cellule, meccanismo che si potrebbe forse applicare per uccidere le cellule tumorali. La scoperta è uscita su «Science» del 12 settembre. E' nata «Coelum» rivista di astronomia E' in edicola una nuova rivista mensile di astronomia, «Coelum», nata da un contrasto con l'editore del mensile «Il Cielo» che ha portato al distacco di una parte della redazione. Inquinamento luminoso Indetta dall'Associazione astrofili bresciani, il 4 ottobre si celebrerà la Giornata contro l'inquinamento luminoso che ostacola la visione del cielo ad astronomi professionisti e dilettanti. Adesioni: fax 03087.25.45. Su questo tema è appena uscito uno studio molto completo di Pierantonio Cinzano: «Inquinamento luminoso e protezione del cielo notturno». L'edizione è a cura dell'Istituto veneto di scienze, lettere e arti (tel. 041-521.0177). «Heos», rivista telematica A Verona, diretta da Umberto Pivatello, è nata su Internet la rivista scientifica «Heos». Per informazioni: 045-80.156.74. Indirizzo: heosB-intesys.it Ai tpp Ai trent'anni dalla loro scoperta, le pulsar non sono più oggetti così misteriosi, pur rimanendo tra i corpi celesti più affascinanti. Si tratta di «stelle di neutroni», cioè aggregati di materia nucleare iperdensi (una volta e mezzo la massa del Sole concentrata in una sfera di 10 chilometri di raggio) che si formano in seguito ad esplosioni di supernova. Anche se in un certo senso le pulsar sono stelle morte, rappresentano, tuttavia, qualcosa di più di semplici «cadaveri» stellari. Esse, infatti, continuano a irradiare energia anche se in modi e in forme diverse dalle stelle normali. In particolare, sono visibili in molte finestre dello spettro elettromagnetico dove segnalano la loro presenza attraverso l'emissione di impulsi principalmente nelle onde radio, e in misura minore anche nei raggi X e nei raggi gamma. i i i ggLa ricerca di questi oggetti nella banda ottica è molto ardua per il fatto che si tratta di sorgenti estremamente deboli. Per questo motivo, i cacciatori di pulsar devono impiegare i telescopi più grandi e potenti del mondo. In trent'anni, infatti, sono soltanto sei le pulsar osservate otticamente su un totale di più di 700, la prima delle

Persone citate: Antonio Lo Campo, Ernesto Vallerani, Federico Licci, Hubble, Lago Jackson, Marina Bertiglia, Pierantonio Cinzano, Roberto Testi, Space, Umberto Pivatello