PENSIONATI LUNARI

PENSIONATI LUNARI PENSIONATI LUNARI Eritreo Cazzulati e altre vecchie tigri: sempre in trincea contro ogni sopruso Ai ti, i Ai ti, ih mi rwp f0OÌ.. re? M wnflW* FA /UfflOT & Li fflWff A m§f «fi* Volendo si poteva provare a leggere Girìghiz a più livelli. C'era da ridere, ovviamente, ma anche da mettere insieme citazioni disparate dalla pessimistica: «Al banchetto della vita purtroppo alcuni partecipano solo come pietanza» all'ottimistica: «Ogni rinnegato, visto dall'altra parte, è sempre un convertito». Ma Enzo Lunari non si è limitato a Girìghiz. Già nel 1966 aveva messo al mondo un altro personaggio Fra Salmastro da Venegono affiancando al Mesozoico il Medioevo. Mediocre d'intelletto e non proprio /// loro parola d'ordine: «Resistere: al traffico, al carovita, alla burocrazia, a tutto» strisce c erano bimbi, adulti, animali, ma non capelli grigi: ho riempilo un vuoto» §f * Volendo si poteva provare a leggere Girìghiz a più livelli. C'era da ridere, ovviamente, ma anche da mettere insieme citazioni disparate dalla pessimistica: «Al banchetto della vita purtroppo alcuni partecipano solo come pietanza» all'ottimistica: «Ogni rinnegato, visto dall'altra parte, è sempre un convertito». Ma Enzo Lunari non si è limitato a Girìghiz. Già nel 1966 aveva mesEL primo Linus, quello del 1965, non figuravano molti artisti italiani. Giovanni Gandini, il fondatore, aveva le sue preferenze per americani e francesi, ma non vedeva di buon occhio la produzione nostrana, con due eccezioni: Guido Crepax ed Enzo Lunari. Perché? Perché sì. Non solo perché erano amici suoi, ma perché erano bravi, e tentavano una via loro. Della creatura di Guido Crepax, Valentina, abbiamo parlato qualche puntata fa, questa è la volta del personaggio di Enzo Lunari Girìghiz. Girìghiz era un cavernicolo dell'era Mesozoica, che, con i suoi amici e nemici, lo sfortunato stregone Chicchevacche, l'inopportuno intellettuale Hellocok, il tenace contestatore Wozzech e il vago poeta Chronicon, commentava più o meno aspramente i fatti di quel mondo che si presentava come un paesaggio volutamente squallido in cui le battute avevano una risonanza estrema. Poteva apparire una risposta italiana al cavernicolo B. C. il gioviale fumetto dell'americano Johnny Hart. Qualche somiglianza nella scelta del tema era ammissibile e qualche maligno approfittò della situazione per sparlare ancora una volta del fumetto italiano. Ma un tema come il mondo Mesozoico era abbastanza ampio per ispirare non solo un fumetto, ma un numero superlativo di fumetti. Il disegno di Johnny Hart, così essenziale e sbrigativo, invogliava a una lettura veloce e divertita, il segno di Lunari era molto ben tracciato e scavato come per una maschera primitiva. Ma la maggiore somiglianza al momento in cui avrebbe potuto imporsi a spazzar via ogni dubbio finiva per suggerire di prendere in considerazione che, consistendo il movimento delle vignette ricorso all'antichità per parlar del presente, si perdeva nello scontro delle diversità tra il presente americano e il presente italiano. Le realtà non si rispecchiano né si rispettano. Nelle nuvolette B. C. gioca spesso con le parole, Girìghiz con i concetti. E' la prima striscia satirica di produzione italiana. A Enzo Lunari, però, non sarebbe piaciuta la satira politica italiana e neppure la politica in Italia. Il suo sguardo fruga il desolato passato Mesozoico come se cercasse di ricavare dal suo gruppo di cavernicoli qualcosa in grado aiutare gli italiani attuali a darsi una faccia e una funzione. Non che si senta di vaneggiare l'ipotesi di un Eden primitivo. E' ben convinto che un Eden non sia mai esistito e che, comunque, il presunto oro dell'età dell'oro fosse falso. erudito, il cronista francescano del XIII secolo, Fra Salmastro da Venegono, sopperiva a quelle mancanze con una fede spericolata, ribellandosi ai luoghi comuni tradizionali e bandendo una sua personale crociata: «Sta scritto, infatti (Daniele, IV), che Dio può umiliare coloro che camminano nella superbia». I suoi fumetti sono sempre piaciuti ma non a tutti. A lungo si è creduto che il suo pubblico colto non potesse estendersi a un maggior numero di lettori. Ma Enzo Lunari è forte, e ha continuato a crear personaggi e a raffinare la sua ironia e il suo segno, senza arrendersi alla sfiducia. E un ennesimo personaggio ha fatto esplodere la sua popolarità. Non è stata una cosa fulminea, già tempo fa Enzo Lunari aveva pubblicato su Linus nel 1988 le prime puntate delle avventure di Eritreo Cazzulati, pensionato, e di altri vecchi come lui. Ma poi Enzo Lunari aveva abbandonato la collaborazione a Linus e aveva trasportato Eritreo Cazzulati verso altri lidi, verso il Cuore di Michele Serra e verso l'Agenda che non è solo un'agenda, ma un mondo e un modo di vivere che si chiama di Gino e Michele Smemoranda. Smemoranda ha provato a fare un mensile ed Eritreo Cazzulati e i suoi boys sono puntualmente apparsi ogni mese come puntualmente apparivano su Cuore. Ma sapete come va con i giornali che cercano di essere un po' diversi dagli altri? Sono sempre in bilico e un giorno ci sono e un altro giorno non ci sono più sia Cuore sia Smemoranda giornale. Così Cazzulati è rientrato, ormai famosissimo, con tutta la sua banda a Linus. Il titolo della serie è mite: I Vecchietti, ma il contenuto è rovente, una protesta continua contro ogni specie di vessazione. Scrive Enzo Lunari su Linus: «Nelle Oscure profondità dell'Oceano vivono degli esseri piccolissimi che in sé e per sé sembrano delle nullità. Non sono spettacolari come le balenottere né feroci come i pescecani né intelligenti come i delfini. Non sono neanche commestibili come le cernie e le orate. Insomma, a prima vista sembrerebbero individui assolutamente privi di qualsiasi dote fisica e morale: dei perfetti buoni a nulla. Eppure... Eppure queste minuscole creature a furia di aumenticchiare, sedimentare e stratificare le loro minuscole carcasse, a poco a poco nel corso dei secoli e dei millenni hanno messo su qualcosa che più di tutti i mostri degli abissi, più delle balenottere, più dei pescecani e dei tonni messi insieme, è in grado di resistere alla terrificante forza dell'Oceano: la barriera corallina. Così, tale e quale in un piccolo mondo rannicchiato nel ventre di un mondo sempre più grande ed ostile i personaggi di queste storielle. Non sono uomini politici né potenti della finanza, non sono artisti famosi né divi dello spettacolo, non sono eroi dello sport né luminari della scienza. Sono dei poveri insignificanti vecchietti, inutili al punto che per loro sembra sprecata perfino la striminzita pensioncina che la società gli butta là mensilmente e sempre con l'aria di dirgli: "Va be' ma che sia l'ultima volta!". Eppure... Eppure a furia di sopravvivere, hanno messo insieme una forza che è tutta riassunta nella loro parola d'ordine: "Resistere!". Resistere alla burocrazia, al carovita, al progresso tecnologico, al traffico, all'assistenza sanitaria. Resistere a tutto e contro tutti. Resistere nonostante gli acciacchi fisici e il cervello che magari un po' va e un po' viene. Resistere... Una cosa è certa: le loro carcasse sono ben lungi dal sedimentare!...». E' capitato che tra i giovani lettori di Cuore e Smemoranda e i Vecchietti di Enzo Lunari sbocciasse un'intesa controcorrente, inaspettata, travolgente, oltre ogni obiezione. In un mondo come l'Ita¬ lia che ha smesso prudentemente di procreare e in cui l'unica ideologia discussa è quella delle pensioni, il futuro non stesse a rispettare lo spartiacque del 2000 e prendesse a svolgersi tumultuosamente. Con le prime vignette, Enzo Lunari aveva cominciato a disegnare la terza età ed età ulteriori. Racconta come è andata: «Anni fa ho avuto bisogno di inserire in una storia due vecchietti, mi sono sembrati personaggi riusciti e ho deciso che valeva la pena di andare avanti su questo tema, dato che nel panorama italiano, ma anche mondiale, c'erano bambini, adulti, animali, donne, uomini, ma non si erano mai visti i vecchi...». Lui, comunque, non ha presentato dei Vecchi, ma dei Vecchietti, e rifiuta le accuse di esercitare la sua crudeltà sugli affanni della vecchiaia. «Con gli anziani è difficile essere cattivi, la mia satira è bonaria e tollerante...» garantisce. Auna prima occhiata le sue creature appaiono terrificanti, ma a seguirne le avventure si rivelano così vive e resistenti che si è indotti a cambiare punto di vista. Dopo averci narrato il Mesozoico e il Medioevo, ora Enzo Lunari ci sta regalando le cronache del post 2000...

Luoghi citati: Italia