ALTRI COMBATTENTI E PROFETI DALL'ALGERIA AL GIAPPONE ZEN di Mir. App.

ALTRI COMBATTENTI E PROFETI DALL'ALGERIA AL GIAPPONE ZEN ALTRI COMBATTENTI E PROFETI DALL'ALGERIA AL GIAPPONE ZEN ICCOLI pool crescono. Costa & Nolan + Theoria (con «Vignola» la nuova testata di classici) + Transeuropa hanno istituzionalizzato il loro rapporto di collaborazione sotto il marchio «Logica» ma senza vendersi l'anima, votata rispettivamente alla saggistica, alla narrativa e alla ricerca di nuovi talenti (che poi i grandi editori ruberanno). Intanto a Belgioioso si presenta l'associazione «Liberando» che, presieduta da Mauro Morellini di FuoriThema (turismo), raccoglie per sinergie organizzative 8 editori di area bolognese, inclusi Book (poesia) e Inchiostro Blu (fotografia). Globalizzazione in sedicesimo, per sopravvivere. Ma non esageriamo. «Non date ascolto ai miei colleghi lagnosi: fare l'editore è il mestiere più bello del mondo. Se si vuole guada- Tra gli incontri di Belgioioso: sabato 20. h. 12: Giuseppe Fiori presenta Vita di Ernesto Rossi Einaudi; sabato 20, b. 16: Esistono ancora i padri della politica? Dibattito di «Liberal» con Severino, Rumi, Mancina, Buttiglione gnare miliardi allora non va, ma per un'esistenza decorosa e intellettualmente stimolante si possono pur fare sacrifici...» dice Antonio Bagnoli di Pendragon che con la sua redazione in miniatura spazia tra poesia (in arrivo l'indagine Bologna e i suoi poeti, 320 voci tra le quali Guccini, Benni, Celli), letteratura, filosofia e ora apre una collana, «L'Arca», diretta da Roversi e Testa tra antropologia e politica le cui prime uscite riguarderanno Algeria, Filippine, mondo arabo, sotto 2 segno di «conoscere per conoscerci». E non sorprende certo che sia questo, oltre al politico in senso stretto, uno dei filoni di studio sempre più dominanti nella piccola editoria (vedi da Costa & Nolan i Percorsi nell'oblio di Marina De Chiara e da lamina Né tetto né legge - l'odissea dei profughi di Marco Ansaldo), insieme al religioso anche sul versante «eretico», e all'ecologistico-ambientalista, mentre robusto appare il fronte dello sport inteso spesso come romanzo. Anche se, come sempre, è la narrativa a presentarsi come la bandiera della piccola editoria, il vero laboratorio della nuova letteratura con pochi, ma quasi sempre preziosi, viaggi nel passato, vicino o remoto: dal Cervantes di Liguori con II ruffiano santo, la più sconcertante commedia del grande spagnolo, al Thomas Wolfe di Fazi con la Storia d'un romanzo: ambientato nella Parigi dei Trenta è il testamento intellettuale-confessione dell'indimenticato autore di Angelo, guarda ilpassato. Ma ecco qualche altro titolo importante, tra i vari «percorsi». La lotta per la libertà. Scenari ^sanguinati in tre saggi di Datanews: Kahina contro i Califfi di Giuliana Sgrena, vale a dire (d'Algeria tra islamismo e democrazia» dalle origini della crisi ai 60 mila morti in questi ultimi 6 anni; La rivolta zapatista in Messico di Almeyra e D'Angelo; il reportage sto¬ rico di Franco Magaghini su Augusto Cesar Sandino, le origini storiche del nuovo Nicaragua. Al dramma dell'Algeria ci riporta Renate Siebert per La Tartaruga con l'intervista alla scrittrice combattente Assia Djebar Andare al cuore delle ferite senza dimenticare una ennesima Storia di Ernesto Che Guevara di Alessandro Aruffo (Datanews). Religioni. Intensa meditazione sull'Islam tra le Storie dei profeti di al-Taraft per il Nuovo Melangolo e il viaggio al femnùnile attraverso la mistica islamica di Anne Marie Schimmel per Ecig con La mia anima è Donna mentre Marietti propone due titoli importanti sul cristianesimo: un classico del '900, attualissimo: L'Anno Santo di Piero Bargellini e, tra le Grandi Opere, il primo volume della Storia della, mistica cristiana in Occidente del teologo americano Bernard McGinn. Da Ecig La radice e l'albero, il giudaismo visto dai cristiani del newyorchese Frank E. Manuel mentre tre titoli sull'ebraismo s'impongono: dal Melangolo La fede ebraica di Shalom Ben-Chorin, e Lo liturgia ebraica di Ruben Haynoun e una Breve storia del chassidismo, entrambi da La Giuntina che non dimentica certo l'Olocausto: il monologo teatrale dell'israeliano Daniel Horowitz Lo zio Arturo, ancora una volta la difficoltà di «raccontare» Auschwitz e il Diario del ghetto, gli ultimi mesi di vita del famoso pediatra polacco Janusz Korczak («mio dei più grandi educatori di tutti i tempi» secondo Bettelheim») e dei «suoi» 200 bambini nel ghetto di Varsavia. Tra buddhismo e arti marziali. Pace doviziosa è la biografia di Morihei Ueshiba, fondatore deU'Aikido, scritta dal monaco John Stevens (Luni); Ninjutsu (Theoria) è la storia dei metodi di combattimento dei Ninja, i più antichi e misteriosi guerrieri giapponesi tra lotta e zen, ma l'incontro più fascinoso lo offre Diabasis con le Conversazioni sulla scienza dell'educazione di un maestro zen di Fausto Taiten Guareschi, il fondatore della prima comunità zen in Italia. Narrate le vostre storie. In mezzo a un bel numero di esordienti italiani (titolo di punta Oul Out, secondo tomo di Coda H, l'antologia dei nuovi «under 25» che Transeuropa ha affidato ora alle cure di Andrea Demarchi e dove spiccano un «magico e silvestre» Andrea Astracedi, l'esilarante «gaddiano» Stefano Iorio, il «bukovskiano» Massimo Angiolani) l'autentico evento arriva, a ottobre, da Theoria con La mia Australia di Sally Morgan, autobiografia di una donna che, nella ricerca delle proprie radici, scopre di essere un'aborigena: romanzo - espiazione dei sensi di colpa d'una società, la nostra, co¬ li Settantasette (qui sopra un'immagine di una manifestazione giovanile a Milano) sarà un tema centrale dei dibattiti al castello di Belgioioso. Tra le novità in mostra anche un'antologia della poesia bolognese, da Roversi a Guccini (qui a fianco) struita sull'eliminazione culturale oltre che fisica dei più deboli. Ma da non perdere anche un'altra saga, Mozart non era ebreo, opera prima dell'argentino-israeliana Gabriela Avigur-Rotem: questa volta due famiglie israelite esuli in Sudamerica dall'Europa dell'Est nel primo '900, tra musica e colorita inquietudine molto Garda Marquez in atmosfera alla Woody Alien. Tra la nuova fantascienza di Ursula Le Guin che firma per Fanucci II giorno del perdono, un thriller di classe come Violette di marzo di Philip Kerr da Passigli e il giallo Rai Killernet del regista Sergio Spina per Piero Manin, i «classici» si chiameranno, da Fazi Anai's Nin con gli scritti inediti della Mistica del sesso, e Edward Frederic Benson, il Wodehouse ante htteram di Lucia a Londra; Robert Walser del Diario 1926 dal Melangolo; il Woodie Guthrie di Questa terra è la mia terra riproposto da Marco y Marcos. Sport come mito. E come romanzo. Per il Melangolo la boxe, dalla «specialista» Limina la prima Ronaldo story, il calvario-gloria di Mohammed Ali ma soprattutto Srite e stiletto ovvero La Juventus di Arpino: il mondo dell'autore di Una nuvola d'ira ricondotto alla «Signora» con la levità letteratissima e aguzza di Bruno Quaranta: sarebbe febee, Giovanni. (mir. app.] nella cultura europea proposto da Liguori. L'Eleuthera, ristabilita in salute, presenterà i suoi anarchici: L'eutanasia dello Stato di William Godwin e Scienza e anarchia del padre di tutte le libertà Peter Kropotkin. Un Bruno Leoni-l£ pretese e i poteri per le edizioni Società Aperta è la storia del grande liberale fondatore di II Politico e autore di Freedon in the law, scritta da Mario Stoppino; mentre Contro lo statalismo disserta Colin Ward da e/o, l'editore romano che sforna anche Maledetti giornalisti, un j'accuse di Fofi, Lerner e Michele Serra quanto mai tempestivo poiché al Castello un gruppetto di giovanotti «trasgressivi», da Castelvecchi a un Luther Blisset, si riunirà per discutere se «Nella società dell'informazione il terrorismo è una prosecuzione del giornalismo?». Domanda oscura quanto preoccupante. Mirella Appiotti Dibattiti e novità UN BILANCIO TRA '68 E 77. SOGNI, STRAGI E NOIA? SBelgioioso «l'ennesima tavola rotonda sul '68»: si stufa l'editore romano Donzelli. Ma non si tratta di rivisitare. Al dibattito sulla lotta armata E i nostri sogni dove li avete buttati? parteciperà, oltre a Prospero Gallinari, Geraldina Colotti (condanna a 27 anni) presentando i suoi racconti dal carcere Per caso ho ucciso la noia (Voland). E il tema risulta ancora centrale, anche per l'editoria. Lupetti-Piero Marmi portano le short stories di Ovidio Bompressi Salva e continua; il Minotauro L'Italia delle stragi, due tomi entro novembre a cura di Fabrizio Rizzi. E tornano gli indiani metropolitani, tra prosa, poesia e ironia in Segnali di fumo di Marco Erler per Campanotto che offre pure L'Era della politica: l'Italia di Tangentopoli e dintorni come una nuova epoca vichiana con le rime di Carlo Marcello Conti. Seconda Repubblica, buonismo e cattivismo politico, processo ai media, temi di altrettanti «seminari» nei due fine settimana (e un incontro che si annuncia speciale: la politica fuori dalla politica organizzato da Luciana Tufani) avranno anch'essi forte supporto, nella pubblicistica politica, in parte segnalata in questa pagina. Però Belgioioso, oltre che dalla narrativa (tenere d'occhio Terra rossa e pioggia scrosciante dell'indiano Vikrani Chandra per Instar; le lettere d'amore di Nicola e Alessandra di Russia per Archin to), è come sempre marcato dalla saggistica letteraria. Le avventure del lettore. Calvino Ludmilla e gli altri di Giancarlo Ferretti saranno presentate da Cerati e Davico Bonino. E il visitatore curioso scoprirà molto altro: il Commento all'Eneide di Fulgenzio (Luni); un Queneau di Andrea Pasquino (Diabasis), le Giornate romane di Sciascia raccontate da Bruno Caruso (La vita febee), Le prigioni che abbiamo dentro, la salute del nostro pensiero secondo Doris Lessing (Minimum fax), il nuovo cinema di Lindau, la Guida filosofica per tipi intelligenti dell'inglese Roger Scruton (Cortina). Diversamente singolari rispetto agU studi correnti la ricerca Sull'epistolario di Manzoni di Giovanni Albertocchi (Cadmo) e il commento al Sofista di Platone di Gianni Carchia (Quodlibet). Parole e note, la moneta vincente della nuova editoria? Ci prova anche Mobydick che a Belgioioso battezzerà la sua Carta da musica: tra privato e (molto) politico. Come da ricetta. [mir. app.]