I falsi disoccupati nel mirino di 007

Nesi: restituirla in denaro o titoli I falsi disoccupati nel mirino di 007 Londra decide di usare i servizi segreti per smascherare le frodi contro il sistema previdenziale LONDRA. A corto di «missioni impossibili», gli 007 inglesi devono adattarsi a stanare gli scrocconi dei sussidi di disoccupazione. Un contingente dell'Mi5, il servizio segreto interno si è già insediato al ministero per la Sicurezza sociale, dove dovrà istruire le truppe degli impiegati coinvolti nell'operazione e anche mettere a punto nuove tecniche per stroncare il racket degli assegni falsi. Un memorandum confidenziale del ministero per la Sicurezza sociale, che ha approvato il ruolo degli agenti segreti, è stato acquisito dal quotidiano «The Guardian». Gli 007 interverranno solo dove è coinvolta la malavita organizzata, che ogni anno in Inghilterra manovra un gigantesco traffico illegale di benefici sociali. Una portavoce ministeriale ha precisato: «Se la criminalità organizzata ha lo zampino nelle frodi, per esempio di assegni falsi. l'Mi5 interviene. Ma i casi individuali non sono di sua competenza». L'Mi5 ha apparentemente persuaso i ministri che le truffe al ministero per la Sicurezza sociale sono un'area legittima per i servizi segreti: rientrerebbero nella nuova categoria di «crimine grave» vagamente istituita dai conservatori con il Security Service Act l'anno scorso, che riguarderebbe organizzazioni di stampo mafioso e baroni della droga. Ma impiegati statali e politici reagiscono con sorpresa, e magari con rabbia. Un deputato laborista, Jeremy Corbyn, commenta: «Questo dà la misura del fatto che nell'era post-guerra fredda si vuole disperatamente dare qualcosa da fare all'Mi5. I servizi segreti farebbero meglio a concentrarsi sui grandi evasori fiscali, che portano i soldi all'estero nei paradisi off-shore». Anche il liberaldemocratico Steve Webb osserva: «Questo è pazzesco. Preferirei vedere il ministero concentrarsi ad aiutare quelli che hanno diritto ai benefici sociali». L'ingresso trionfale dell'Mi5 al ministero per la Sicurezza sociale capita in un momentaccio per i servizi segreti inglesi. Il mese scorso un'ex spia aveva spifferato che gli archivi strabordano di centinaia di migliaia di cartelle con informazioni personalissime su altrettanti cittadini: uno dei tanti dossier riguardava l'architetto della propaganda laborista, Peter Mandelson, che la settimana scorsa ha ricevuto le scuse formali dal capo dell'MiS. Ma il ministro dell'Interno Jack Straw ha assicurato al direttore dell'organizzazione per i diritti civili, Liberty, che le attività dell'Mi5 saranno riesaminate dal governo. Maria Chiara Bonazzi L'azione del celebre Mi5 per limitare le truffe ai danni del ministero per la Sicurezza sociale ma l'idea non piace a impiegati e parlamentari che temono una schedatura dei privati cittadini

Persone citate: Jack Straw, Jeremy Corbyn, Maria Chiara Bonazzi, Peter Mandelson, Steve Webb

Luoghi citati: Inghilterra, Londra