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La mia carriera è finita « La mia carriera è finita » Dal carcere la disperazione dell'illusionista LA FARNESINA INTERMEDIARIA LROMA A mia carriera è finita. Cosa farò adesso?». E' la domanda che il mago Alexander si ripete senza sosta, angosciato, nel carcere di Dubai dove è rinchiuso da sabato. «E' agitato e preoccupato, molto preoccupato - rivelano fonti della Farnesina - per la sua immagine pubblica. Continua a chiedere notizie ai nostri funzionari dell'agenzia consolare di Dubai su quanto hanno scritto i giornali dell'episodio, sul rilievo dato alla vicenda, teme per la sua professione. "Nessuno mi darà più lavoro", ripete». Non è detenuto in isolamento e non è sottoposto a particolari misure restrittive. «Ha potuto telefonare a casa e i contatti con noi sono frequenti. Sa di non essere abbandonato, stiamo facendo il possibile». Dell'episodio ha raccontato molto poco. «Dice solo spiega un funzionario della Farnesina - che potrà chiarire tutto, perchè si tratta semplicemente di un equivoco. Da questo punto di vista sembra molto tranquillo». Nel frattempo l'Unità di crisi sta lavorando senza soste per una rapida soluzione del caso. Anche ieri ci sono stati contatti con le autorità locali: in un Paese musulmano come gli Emirati era una normale giornata lavorativa. «Il problema principale è di capire quali sono le accuse che gli vengono contestate e, a quanto abbiamo appreso, verranno formalizzate domani. La questione è ancora all'esame dell'ufficio del procuratore generale, che oggi era assente. Una volta conosciute le motiva- *&HaMSrXW M*lF ' "< MTTJS*"***' zfsspsbsadzguf zioni, potremmo procedere». I funzionari sperano nell'espulsione. «Questo provvedimento spiegano - sarebbe la soluzione più rapida del caso, senza conseguenze detentive. Altrimenti bisognerà aspettare un processo e Alexander dovrà rimanere ancora in carcere». Una vicenda complicata. «Molti connazionali finiscono nei guai con la giustizia in Paesi stranieri, ma un caso del genere non ricordo fosse ancora successo», [a. tor.]