Espulsione la carta di Alexander

A Torino, nella casa del mago arrestato negli Emirati arabi per omosessualità, si vivono ore di angoscia A Torino, nella casa del mago arrestato negli Emirati arabi per omosessualità, si vivono ore di angoscia Espulsione, la carta di Alexander «Là strada più breve per essere scarcerato» TORINO. «Mamma, mi hanno ritirato il passaporto perché ho avuto un diverbio con un poliziotto». E' la pietosa bugia con la quale il mago Alexander, per l'anagrafe Elio De Grandi, 46 anni, ha cercato di nascondere quanto era accaduto agli anziani genitori, durante l'ultima telefonata fatta a Torino, sabato pomeriggio, verso le 15, quando nel Dubai, Emirati Arabi Uniti, erano le 18. «Ed è da allora - spiega Elio, 75 anni, il papà dello showman che in casa nostra non si vive più. Dopo la sua telefonata, sono arrivate quelle di amici e conoscenti. Poi le immagini in televisione e i commenti. In certi casi un linciaggio gratuito e inaudito. Mentre noi continuavamo a non sapere, a non avere notizie certe e precise. Ora la nostra paura è che al ministero a Roma e all'ambasciata del Dubai non si diano abbastanza da fare. Abbiamo paura che nostro figlio non ritorni più indietro». In un'altra stanza, nel'elegante alloggio di zona San Secondo, dove abita anche il figlio quando non è in giro per il mondo a presentare i suoi numeri, la moglie «sorveglia» il telefono, nella speranza di avere altre notizie. Ma fino a ieri sera non si sono avute novità. Una speranza alla quale i genitori si aggrappano è che nei confronti del figlio venga emesso un provvedimento di espulsione. Racconta la madre: «Continuiamo a sperare. Abbiamo parlato per pochi minuti con Simonetta, la responsabile dell'agenzia torinese che aveva organizzato la trasferta in Dubai. Dell'episodio che ha coinvolto nostro figlio non ha raccontato granché, ha detto solo che era stato trattenuto dalla polizia locale e che lei si sarebbe fermata ancora con lui negli Emirati Arabi Uniti. Finché non lo avessero rilasciato». «Sta bene ma è un po' agitato»: è la rassicurazione che, sulla salute del mago, dà l'ambasciatore d'Italia ad Abu Dhabi, Piero Cordone. In un paese musulmano come gli Emirati ieri è stata una normale giornata lavorativa, ma, ha spiegato l'ambasciatore, fino alla chiusura degli uffici «non vi è stato alcuno sviluppo» nella vicenda. Anche ieri, Alexander, ha ripetuto la solita difesa: «Non ho commesso alcun reato, è stato tutto un equivoco». Vi sono stati contatti, ha spiegato Cordone, per stabilire se siano già stati formulati i capi di accusa nei confronti di De Grandi, ma «la questione è ancora all'esame dell'ufficio del procuratore generale, al momento assente». L'ambasciatore ha detto che forse si potrà disporre di qualche particolare oggi e ha auspicato che tutto possa risolversi con un provvedimento di espulsione. «Seguiamo con attenzione l'evolversi della vicenda», ha aggiunto Cordone, precisando che in base a indicazioni di fonti giudiziarie locali, in casi simili a quello del prestigiatore la pena massima coinminata è di tre mesi di detenzione. Una richiesta al governo italiano per un intervento energico per il rilascio del mago Alexander è stata fatta dall'Arci Gay. «L'arresto del mago Alexander a Dubai, che sia "per atti osceni" o per omosessualità - afferma l'associazione - non è un pettegolezzo da raccontare con malizia ma è una lesione dei diritti umani fondamentali». L'Arci Gay organizzerà in settimana mia protesta contro il Dubai. Ivano Barbiero LA LEGGE CORANICA Dubai è uno dei più progressisti dei sette emirati che formano la federazione degli Eau. Non tutti ad esempio applicano allo stesso modo la Sharia, la legge corani' ca, che prevede la pena di morte per vari reati e che per l'omosessualità comprende la lapidazione. A Dubai secondo fonti giudiziarie l'omosessualità viene punita con pene fino ad un anno di carcere. Se però uno degli imputati è minorenne, l'altro rischia fino all'ergastolo. fi II mago Alexander. Sotto: una vista di Dubai, dove è detenuto

Persone citate: Cordone, De Grandi, Elio De Grandi, Ivano Barbiero, Piero Cordone

Luoghi citati: Abu Dhabi, Dubai, Emirati Arabi Uniti, Italia, Roma, Torino