Il re del palio di Siena vuole conquistare Asti

Il re del palio di Siena vuole conquistare Asti Il re del palio di Siena vuole conquistare Asti ASTI. La città celebra oggi il Palio, la sua grande festa medioevale. Sulla pista realizzata in pochi giorni in piazza Alfieri, nel cuore della città, si sfidano ventuno fantini con i colori di altrettanti borghi della città e Comuni della provincia. Monteranno i cavalli «a pelo» (senza sella). Dopo tre batterie da sette cavalli, la sfida finale a nove: al vincitore andrà il drappo dipinto dal pittore astigiano Paolo Fresu. All'ultimo classificato un'acciuga. Al via ci sarà anche Beppino Pes «Il Pesse» vincitore del Palio di Siena a luglio e ad agosto: un fantastico bis che ha incoronato il fantino nuovo «re» della corsa toscana. La caccia agli ingaggi a suon di milioni si è conclusa solo venerdì: correranno fantini senesi, sardi, astigiani, faentini, da «Bucefalo» che ad Asti ha vinto per ben quattro volte, ai giovani emergenti come l'astigiano Andrea Povero che torna a gareggiare dopo aver superato il coma in cui era sprofondato dopo una caduta da cavallo nel 1996. La corsa che prenderà il via alle 16 è preceduta dal grande corteo storico con 1200 figuranti in costume ed oltre cento cavalli che propone quadri viventi legati alla via Francigena. La sfilata muoverà dai piedi della Cattedrale per attraversare vie e piazze del centro storico e raggiungere la piazza della corsa. In mattinata suggestive cerimonie nelle parrocchie con la benedizione di fantino e cavallo: un rituale antico. La gente del borgo si stringe accanto all'accoppiata che nel pomeriggio difenderà i suoi colori. Tra le autorità presenti in tri buna è atteso anche il sindaco di Torino, Valentino Castellani, oltre ai primi cittadini di Pisa e Siena. [r. cri.] che a Portofino ima volta mangiai quattro gelati e lui mi fece una scenata. Diceva che era lo stipendio di quattro giorni di lavoro di un minatore». Lei quando sposò Eugenio Scalfari? «Nel 1954 a Londra». E suo padre era geloso? «No. Mi aveva sempre detto: non sposare né un ufficiale né un giornalista. Allora Eugenio lavorava in banca a Milano, ma a causa di un articolo che aveva scritto sul Mondo lo mandarono via e così nacque l'Espresso che fondò insieme ad Arrigo Benedetti». Andavano d'accordo suo padre e Scalfari? <(Papà mi diceva: "E' proprio intelligente, farà strada"». Ma vi vedevate sovente con suo padre? «Sì. E poi io andavo sempre per Beppino Pes favorito nella gara in programma oggi

Persone citate: Andrea Povero, Arrigo Benedetti, Beppino Pes, Eugenio Scalfari, Paolo Fresu, Pesse, Scalfari, Valentino Castellani

Luoghi citati: Asti, Londra, Portofino, Siena, Torino