Manette al mago Alexander

Sorpreso nei bagni pubblici di un mercato di Dubai con un uomo, rischia due mesi di reclusione Sorpreso nei bagni pubblici di un mercato di Dubai con un uomo, rischia due mesi di reclusione Manette al mago Alexander Arrestato negli Emirati Arabi per omosessualità TORINO. E' stato arrestato il mago Alexander, nome d'arte di Elio De Grandi, torinese. Giovedì scorso, a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, è finito in carcere perché sarebbe stato sorpreso assieme ad un uomo, un cittadino dello Sri Lanka, nei bagni pubblici di un mercato. Nei confronti del mago - che si trovava a Dubai nella veste di accompagnatore animatore di un gruppo di dipendenti Fiat in viaggio premio - non è ancora stato formalizzato un capo di imputazione e la polizia non ha ancora stilato un verbale preciso. Non è quindi chiaro se il mago è accusato di atti osceni in luogo pubblico o di omosessualità, proibita negli Emirati Arabi Uniti in base alla Sharia, la legge coranica. Dal canto suo il mago Alexander nega ogni imputazione e manda a dire che tutta la faccenda è nata da un equivoco. Dopo l'arresto, è anche stato sottoposto ad analisi cliniche per determinare il tasso di alcol nel suo sangue. Negli Emirati Arabi Uniti è infatti tassativamente proibito bere alcol. A meno che non si sia in possesso di una speciale licenza che viene rilasciata ai non islamici. In ogni caso, le analisi hanno dato un esito negativo. Intanto a Roma, dall'unità di crisi della Farnesina, arriva la conferma che l'ambasciatore italiano del Dubai, Pietro Cordone, si è già attivato. «Aspetta solo, tra domani (domenica), e lunedì, di sapere il preciso capo di imputazione». Questa ulteriore difficoltà di comprendere che cosa è avvenuto realmente giovedì scorso deriva dal fatto che l'episodio di cui viene accusato il popolare intrattenitore è avvenuto alla vigilia dei giorni di venerdì e sabato, che nel Dubai sono considerati giorni di vacanza. Ulteriore conferma dell'interessamento alla vicenda che vede protagonista l'illusionista torinese arriva pure dall'ambasciata d'Italia ad Abu Dhabi. «Da subito abbiamo preso l'impegno di garantire al mago Alexander ogni assistenza necessaria». E aggiungono: «L'accusa verrà formalizzata probabilmente entro un gior¬ no o due e la sentenza potrebbe essere emessa nell'arco di una ventina di giorni. Probabile però che il caso possa anche essere chiuso molto prima». Secondo fonti giudiziarie arabe Elio De Grandi rischia una condanna a uno o due mesi di carcere. Tuttavia la conclusione che viene giudicata più probabile è l'espulsione dal Paese. Nel frattempo Elio De Grandi sta cercando un avvocato che lo difenda. Impresa difficile, dal momento che cause simili alla sua non sono particolarmente ricercate dai professionisti locali. De Grandi era arrivato negli Emirati una decina di giorni fa. «Lo avevo visto poco prima della partenza per il Dubai - spiega da Torino il presidente del Circolo magico, Vittorio Balli, in arte mago Victor -. Sempre allegro, disponibile, di buonumore. Come vuole anche il suo lavoro che gli impone di girare il mondo e proporre i suoi show magici al maggior numero di persone. Conosco Elio da quando era mio allievo, al "Sociale". Parlo di 31 anni fa. E' sempre stata una persona educata, discreta, mai sopra le righe. Della sua vita privata non mi interesso. Posso però dire che mai ho sentito chiacchiere o pettegolezzi su di lui». Ieri verso le 15 il mago Alexander ha chiamato a casa i genitori. «Per tranquillizzarli - conferma una zia al telefono -. Non sembrava preoccupato e non ha fatto alcun cenno a problemi o disavventure. E quello che abbiamo saputo lo abbiamo appreso da voi giornalisti. E' davvero pazzesco. Elio è partito dall'aeroporto di Torino sabato scorso con destinazione Roma e quindi Dubai. Era la prima volta che andava in quel Paese ed era febee di quella nuova esperienza. Lo ripeto: siamo oltremodo stupiti. Sappiamo anche noi che in quei posti sono severi e non sai mai cosa può capitarti da un momento all'altro. Ma addirittura un'accusa simile... Oltre.]tutto il nostro Elio ha anche una fidanzata qui in Italia che lo aspetta». Ivano Barbiero Lui nega le accuse «E' tutto un equivoco» Da dieci giorni era nello Stato asiatico come animatore di un viaggio premio LA CARRIERA DI MISTER ILLUSIONE CTORINO ON quel nome d'arte, Alexander, che evoca una doppia epopea, quella guerresca (un generale) e quella salottiera (un cocktail), Elio De Grandi cominciò ad affrontare il mondo dello spettacolo sapendo che la concorrenza era pletorica e spietata. Elegante nel tratto, suasivo nella parlata che trascinava con sé la morbidezza torinese, Alexander ha cominciato come quasi tutti i suoi colleghi: le piazze, i night e poi, benedetta, la televisione. Tenace e metodico come un generale, «charmeur» come un dandy, sapeva che, per imporsi, avrebbe dovuto usare mezzi che i suoi colleghi trascuravano. Se Silvan puntava sull'eleganza e sul modo di porgere i numeri, se Binarelli giocava di fantasia, Alexander si affidava alla colloquialità e all'intelligenza. Ciò non vuol dire che i suoi illusionismi fossero pura leggerezza, nascevano anzi da studio, da applicazione, da sperimentazione. Ma poiché in questo tipo di Star a «Non è la Rai» Alexander e le sue magie sbarcano sulle tv private: ed è subito un successo. Qui è circondato dalle ragazze di «Non è la Rai», programma ideato da Gianni Boncompagni, e condotto dalla rivelazione Ambra Angiolini. spettacolo la forma è tutto, la sua forma era confidenziale, quasi domestica. Come dire che quei trucchi mozzafiato, quei numeri che sfidavano la logica e le leggi fisiche, pote¬

Persone citate: Ambra Angiolini, Binarelli, De Grandi, Elio De Grandi, Gianni Boncompagni, Ivano Barbiero, Pietro Cordone