Anche l'ipnosi per il giallo di Diana

Anche l'ipnosi per il giallo di Diana Anche l'ipnosi per il giallo di Diana Per ridare la memoria alla guardia del corpo PARIGI. «Como a Westminster, associamo nella preghiera e nel ricordo Henri Paul, la principessa Diana e Dodi Al Kayed». Lorient non è Londra ma una cittadina bretone, e il parroco che officiava la messa funebre dove aver visto solo in fotografia l'arcivescovo di Canterbury. Eppure tra i due milioni in piazza nella capitale britannica e le 250 persone (più un centinaio tra reporter e fotografi) ieri al rendez-vous per l'addio a «monsieur Paul» si avvertiva la sintonia nel dolore. Desiderava la cremazione, lo chauffeur. E invece l'hanno inumato. Nel chiedere loro di non far incenerire il corpo, il giudice istruttore Stephan voleva garantirsi eventuali nuovi esami. Malgrado l'autopsia e prelievi sanguigni a varie riprese, potrebbero risultare necessarie altre perizie cliniche qualora le indagini lo esigano. Nell'omelia, don Théraud legge alcune frasi estratte da un domenicale scozzese in cui la madre di Diana - Franccs Shand Kydd «assolve» lo chauffeur. «Non provo collera né rancore verso alcuno. Soffro, semmai, per la famiglia di Henri Paul, quella che oggi vive la sofferenza più terribile». Dopo le accuse che gli attribuivano la sciagura, definendolo «alcolizzato», una tale dichiarazione rasserena genitori, fratelli e amici. Numerose le corone. Su di una la scritta: «Henri, i tuoi amici non si lasciano ingannare». Trevor Rces-Jones, la guardia del corpo che sedeva nell'auto della principessa Diana, unico sopravvissuto al tenibile incidente di Parigi, verrà ipnotizzato la prossima settimana per tentare di estrarre dalla sua memoria bloccata i momenti cruciali della notte del 31 agosto e capire che cosa causò l'incidente. Secondo il quotidiano Usa «New York Post», che cita una sua «fonte a Parigi», «un ipnoterapista incontrerà Rees-Jones nell'ospedale di Parigi dov'è ricoverato, userà delle tecniche di rilassamento per cercare di sbloccare la sua memoria. Senza l'ausilio di farmaci». Due giorni fa l'uomo aveva detto al magistrato francese Hervé Stephan di non ricordare nulla di ciò che accadde dopo essere salito sulla Mercedes guidata da Henri Paul che, a suo avviso, «sembrava stare bene» al momento della partenza. Il black-out della memoria di Rees-Jones ha deluso medici ed mquirenti che speravano che i suoi ricordi potessero far luce sugli ultimi momenti della vita di Diana, Dodi Al Fayed e Henri Paul, e in particolare stabilire di chi fu la colpa dell'incidente. Continuano intanto a moltiplicarsi le versioni incontrollate sulla tragica notte che costò la vita alla principessa. Tra le ultime «fantacronache», anche la presenza di un misterioso uomo che subito dopo l'incidente avrebbe ordinato «a un gruppo di suoi subalterni di allontanarsi», [e. st.] All'angolo della Hcin Hoyer Strasse, dove la Reeperbahn si allarga in un'ansa che lascia intravedere le gru del porto, Albert e Gord passano le giornate di primavera e d'estate: tutte, dalle 4 del pomeriggio alle 2 o alle 3 del mattino successivo. Quando si spostano nell'androne di un centro sociale che, fino a un paio d'anni fa, ospitava un «cortile per contatti», come nel quartiere a luci rosse più famoso di tutta la Germania - un po' in declino e al centro di un'interessante mutazione che ha attirato anche locali d'avanguardia - chiamano i bordelli: perché i «Freier», i clienti, scelgono e «prendono contatto» nel cortile interno. Sul marciapiede di Albert e Gerd - fra un fast food che ostenta il tricolore e reclamizza versioni fantasiose di pizza ma vende soprattutto «doner kebab» turchi, e il retroterra della Reeperbahn in mano alle mafie jugoslava e russa - sono avvenuti almeno cinque omicidi in un anno, e un numero incalcolabile di aggressioni e risse, regolamenti di conti finiti a coltellate o a colpi di pistola. Albert e Gerd vivono di elemosine private e carità pubblica; quella che - ogni mese - viene distribuita ad altre 150 mila persone e costa alla città 65 milioni di marchi. Non lavorano «da quando abbiamo cominciato a ricordare», come dicono senza voglia di sorridere. Abitano la Reeperbahn affacciata al porto - i «Reeper» erano per l'appunto i fabbricanti di gomene - perché per un barbone le strade di Saint Pauli sono più facili di Blankenesc, il quartiere della ricchezza e della nobiltà anseatica più antica, delle ville solide e sfarzose ma di eleganza misurata e prudente, almeno all'esterno. E senza saperlo sono diventati im simbolo, sulla via delle elezioni che oggi rinnoveranno il governo della città-stato più affascinante, e più ricca di contraddizioni, della Repubblica federale. Malgrado siano altri i problemi più urgenti di Amburgo - metropoli storicamente «affacciata al mondo», e ansiosa di recuperare l'entroterra economico e sociale che la riunificazione ha liberato, all'list -; malgrado l'ansia per la morte del marco e l'arrivo della moneta unica si affacci Ieri in una cittadina bretone sobria cerimonia funebre per l'autista Henri Paul

Luoghi citati: Amburgo, Como, Germania, Londra, Parigi