Longostrevi preso il protettore
« L'ex commissario Usi era a libro paga: non controllava i rimborsi. In cella 5 funzionari Longostrevi, preso il protettore Per lui assegno sempre pronto e 3 appartamenti MILANO. Il mago delle false ricette mediche pagate dalla Usi, Giuseppe Poggi Longostrevi, quando parlava di lui lo chiamava il «Santo». Per lui aveva sempre un assegno pronto, un conto al ristorante aperto, tre appartamenti di cui uno usato come gargonnière a luce rossa. Servito e riverito, per anni il «Santo» è stato il protettore di Giuseppe Poggi Longostrevi. Fino al momento in cui ha fatto il suo nome in uno dei cento verbali riempiti davanti a Francesco Prete e Sandro Raimondi, i due magistrati milanesi che da mesi stanno ripulendo il mondo delle truffe alle Usi. Adesso il «Santo», al secolo Dante Giuliani, 70 anni, ex commissario della Usi 39, si trova agli arresti domiciliari con l'accusa di concorso in corruzione, truffa e falso. In carcere sono finite cinque persone, arrestate dalla Finanza su disposione del gip Tranfa. Erano tutte sul libro paga di Poggi Longostrevi, sono state tutte «tradite» da lui. Dopo che ha deciso di collaborare con i magistrati, raccontando fatti, responsabilità. E cifre, soprattutto soldi, quelli che dava ai suoi «collaboratori». Di ognuno, l'ex medico finito nel carcere di Opera, ha fornito una radiografia contabile. A Giuliani, Poggi ha fatto mettere a verbale di aver dato: tre appartamenti in uso gratuito a Milano, due autovetture, viaggi aerei tra cui una vacanza in Egitto, pranzi e cene in ristoranti esclusivi. Poggi giura di avergli regalato anche dei libri scientifici, che in questa storia di mazzette e false fustelle c'entrano proprio poco. Il meccanismo, conosciuto bene pure dai magistrati, era quello di sempre. Grazie al suo incarico alla Usi, Giuliani faceva concedere a Poggi convenzioni con il Servizio nazionale sanitario, omettendo i controlli sui rimborsi. Il Centro di medicina nucleare di Poggi Longostrevi moltiplicava le analisi e fat¬ turava regolarmente anche le prestazioni mai eseguite e pagate fino all'ultima dall'Usi. Di più. Il protettore di Poggi Longostrevi sarebbe riuscito pure a togliere di mezzo un medico, troppo attivo nelle verifiche sui Centri che moltiplicavano fustelle e fatture. Tutto questo fino al '94, quando il «Santo» andò in pensione. Costringendo Poggi Longostrevi a cercare altri agganci all'interno della Usi. Come Francesco Pardini, 51 anni, funzionario Usi adesso in cella singola a San Vittore. Avrebbe ricevuto due milioni in cambio di blocchi in bianco di impegnative Usi. Più 350 mila lire per ogni impegnativa falsificata. Stesso carcere, celle diverse per altri due funzionari Usi: Francesco Abrusci, 62 anni e Angelo Lamperti, 49 anni. Avrebbero evitato i controlli al Centro di medicina nucleare di Poggi, avrebbero falsificato alcune ricette mediche. Arrestato anche Beniamino Visigalli, 49 anni, ex sottufficiale della Finanza. Nel '90, in cambio di 150 milioni, avrebbe chiuso un occhio nelle verifiche fiscali di due centri di Poggi Longostrevi, Diagnosis e Ricerca diagnostica. Ultimo a finire a San Vittore è stato Luigi Mercurio, 60 anni, funzionario del ministero delle Finanze, accusato di aver agevolato Poggi nel recupero dei crediti d'imposta. A seguito delle decisioni della procura nei confronti di Pardini e Lamperti, il Commissario straordinario dell'Usi 41, Teofilo Andreis, ha predisposto nei loro confronti una delibera di sospensione cautelare dal servizio. La Usi precisa che Pardini, impiegato agli sportelli, nel '96 era stato sospeso per alcuni giorni dal servizio e denunciato per un tentativo di corruzione di un medico di base e, a seguito di provvedimento disciplinare, sollevato dall'incarico di sportellista. Lamperti, caposala, nel '96 era stato sospeso per aver indirizzato pazienti verso strutture private con bigliettini prestampati. Il Tar, a cui aveva fatto ricorso, confermò la sanzione. Abbrusci è andato in pensione nell'agosto scorso. [r. m.] Milano, a un impiegato 350 mila lire per ogni impegnativa falsificata Giuseppe Poggi Longostrevi confessando ha coinvolto gli ex complici
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