Paura e morie alla stazione di Londra di Foto Ansa

Ancora sotto accusa la privatizzazione, in serata uno dei macchinisti è stato arrestato GRAN BRETAGNA Ancora sotto accusa la privatizzazione, in serata uno dei macchinisti è stato arrestato Paura e morie alla stazione di Londra Un rapido si scontra con un merci: 6 morti, 150 feriti LONDRA. Sei morti e circa 150 feriti è il bilancio provvisorio di un incidente ferroviario avvenuto ieri alla periferia occidentale di Londra fra un treno passeggeri affollatissimo e un convoglio merci vuoto che attraversava il binario principale nella stazione di Southall. Nell'impatto due carrozze di testa sono finite in pezzi l'una dentro l'altra e decine di persone sono rimaste intrappolate tra le lamiere. I vigili del fuoco, che sono accorsi con dodici autopompe, hanno dovuto combattere contro le fiamme e il fumo denso e acre sprigionatisi dal convoglio passeggeri. Ed hanno poi dovuto lavorare con la fiamma ossidrica per scoperchiare il tetto di un vagone e calarsi negli scompartimenti per liberare i feriti e recuperare i corpi delle vittime. Sul posto sono arrivate anche decine di ambulanze e alcuni medici sono stati portati in elicottero. Gli ultimi passeggeri imprigionati dalle lamiere dei vagoni sono stati liberati circa tre ore dopo l'urto tra i due convogli. L'impatto è stato terribile, hanno raccontato i superstiti. «Un mucchio di gente scesa dal treno girovagava sotto shock», ha detto una signora che si trovava su una carrozze di coda, «molti piangevano e si consolavano a vicenda». Il treno Great Western «Intercity 125» era partito da Swansea, nel Galles, ieri mattina alle 10,32 (le 11,32 in Italia) per la stazione londinese di Paddington. A bordo vi erano molti giornalisti che rientravano dal Galles dove avevano seguito il referendum sull'autonomia. I primi soccorritori hanno trovato il macchinista del treno passeggeri in stato confusionale, che gridava e chiedeva aiuto. «Cosa è accaduto?», ha domandato mentre la motrice era in fiamme e la cabina di guida piena di fumo. Incolume è rimasto il collega del treno merci. In serata il macchinista dell'Intercity è stato arrestato. Mark Cole, un cronista della «Bbc» che viaggiava sul treno, ha raccontato che la sua carrozza è deragliata e ha preso fuoco. «E' stato il caos, il vagone era molto affollato e la gente è stata investita da una pioggia di vetri andati in frantumi nell'impatto e dai bagagli, mentre si propagava un fumo denso e acre». Non si conoscono le cause dell'incidente che gli esperti tendono a imputare a un errore umano o a un malfunzionamento segnaletico, ma l'ultima ipotesi è ancora accreditata e, secondo le prime testimonianze, sembra che l'Intercity 125 non si sia fermato a uno stop dove avrebbe dovuto esserci una luce rossa. Imputata: la privatizzazione delle ferrovie. L'impiegato Phil Ward di Hammersmith per ragioni di lavoro viaggia spesso sulla tratta dell'Intercity 125. Per Ward le responsabilità sono da ricercare nella gestione della linea ferroviaria che richiedeva interventi di manutenzione essendo in «pessime condizioni», tanto che di recente i passeggeri «avevano protestato» presso la compagnia Railtrack. Si erano sentiti rispondere che per qualche tempo i lavori non si potevano fare «per mancanza di fondi». Ward non ha usato mezzi termini sostenendo che le linee ferroviarie «ora che sono state privatizzate scendono a compromessi sulla salute e sulla sicurezza» dei passeggeri per motivi economici. Riflettendo in parte anche le apprensioni legate ad accuse come quelle di Ward, le azioni di Railtrack sono precipitate nell'ultima fase delle contrattazioni nonostante il rialzo fatto registrare nella prima parte della giornata. Il calo interessa tutta la rete ferroviaria britannica, poiché Railtrack è responsabile della manutenzione della strada ferrata e della segnaletica in tutto il Paese, mentre la gestione delle singole tratte è stata divisa per aree fra diverse aziende, fra queste la Great Western che gestisce l'Intercity 125. Le accuse nei confronti della privatizzazione sono state respinte dai responsabili di Railtrack e da alcuni esperti. Stando a Richard Hope, consulente per la rivista ferroviaria «Railway Gazette», da quando le linee sono state privatizzate in realtà la gestione è migliorata e tutte le società di gestione delle reti regionali «vantano standard di sicurezza davvero buoni avendo investito molto in questo settore alla luce dell'incidente di Clapham dell'88». L'incidente in questione, nel quale persero la vita 35 persone e 113 rimasero ferite, è il più grave della storia recente britannica. [Agi-Ansa] I vigili del fuoco hanno lavorato tre ore per liberare i passeggeri incastrati tra i rottami dei vagoni A bordo molti giornalisti che rientravano dal Galles dove avevano seguito il referendum Nell'urto le carrozze sono finite l'una dentro l'altra e decine di persone sono rimaste intrappolate tra le lamiere [foto ansa]

Persone citate: Clapham, Mark Cole, Phil Ward, Richard Hope, Southall

Luoghi citati: Galles, Gran Bretagna, Italia, Londra