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In libertà la contessa Agusta «Voglio andare a Portofino» Scadono i termini, anche Troielli sta per uscire In libertà la contessa Agusta «Voglio andare a Portofino» MILANO. «Voglio andare a Portofino»: fin da quando ha rimesso piede sul suolo italiano Francesca Vacca Agusta ha chiesto di poter tornare nella sua villa miliardaria. Da ieri è stata accontentata: il gip Maurizio Grigo ha firmato la revoca di tutti i prowedimenti restrittivi, con un'unica limitazione, il divieto di espatrio. Contro Francesca Vacca Agusta lo stesso gip aveva firmato tre ordini di custodia cautelare per riciclaggio: secondo l'accusa era stata lei, assieme al suo ex compagno Maurizio Raggio, ad aiutare Bettino Craxi nello «svuotamento» dei suoi conti svizzeri e nel trasferimento del denaro in casseforti più sicure, in Asia e in Centro america. A quegli ordini di custodia, però, sia la contessa che Raggio erano riusciti a sfuggire rifugiandosi in Messico, dove Francesca Vacca possiede una grande tenuta. E lì era vissuta, fino a pochi mesi fa; Raggio, invece, era rinchiuso hi carcere. Reclusione piuttosto ano¬ mala, comunque, visto che poteva comunicare con chiunque voleva, ricevere le visite che voleva. Francesca Vacca sembrava assai protetta, in Messico, e l'estradizione appariva lontana. Fino a pochi mesi fa, appiuito, quando il nuovo governo ha invece deciso una «stretta»: prima la contessa è stata colpita da un ordine di custodia emesso dalla stessa magistratura messicana per essersi sottratta agli obblighi di dimora (anziché starsene rinchiusa nella tenuta preferiva fare shopping a Città del Messico). Poi, improvvisa, la consegna alle autorità italiane: Francesca Vacca era in ospedale e da lì è stata caricata su mi aereo e ricondotta a Milano; subito seguita, con il volo successivo, da Raggio. Libertà anche per un altro personaggio che, sui conti esteri attribuiti a Craxi, dovrebbe sapere proprio tutto: Gianfranco Troielli in questi giorni lascerà il carcere di Opera perché sono scaduti i termini di custodia cautelare. [r. m.]