Un piccolo cimitero di donne sepolte con la gola tagliata

Un piccolo cimitero di donne sepolte con la gola tagliata Un piccolo cimitero di donne sepolte con la gola tagliata FOGGIA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Chissà, se non fosse uscita a gettare la spazzatura, sarebbe ancora viva. Perché Maria Totaro, nonostante l'età e gli acciacchi, era una donna energica: vedova da anni, preferiva vivere da sola, senza l'aiuto dei figli. Solo un mese prima, urlando, aveva messo in fuga i ladri entrati in casa, in un basso di Cerignola, mentre lei dormiva. Da allora, nel borsellino teneva solo pochi spiccioli per la spesa, ma quel freddo pomeriggio del 15 gennaio la brutta avventura sembrava lontana e lei si sentiva tranquilla: aveva lasciato la porta aperta, tanto sarebbe rientrata subito. Dentro l'aspettava la morte. Lui, belva impazzita, in un minuto ha gettato sottosopra tutta la casa, poi, infuriato, ha defecato proprio lì, al centro del letto. Maria non ha avuto il tempo di capire cosa stesse accadendo: afferrata sulla soglia, ha perso le pantofole, è stata legata con un cordoncino mani e piedi, trascinata sul letto e uccisa, con una sola coltellata alla gola. Come nei film, mentre lei moriva, la figlia stava bussando alla porta. Non abbastanza a lungo per salvarla. Annamaria Stella, a settant'anni, conservava l'aria timida e indifesa di quando era una maestrina. Non si era sposata, ma questo non le impediva di vivere da sola, in un piano terra a Trinitapoli, un paesone di confine tra la Capitanata e la provincia di Bari. Dietro i vetri degli occhiali, aveva uno sguardo indagatore, che raccoglieva impressioni e timori da confidare ad un diario. Proprio su quel quadernetto, Annamaria qualche giorno prima aveva annotato qualcosa che l'aveva spaventata, ma non era ancora corsa ai ripari. Continuava a tenere in casa il suo tesoro, quattro milioni in contanti e alcuni oggetti d'oro. Anche lei, quel pomeriggio del 1° maggio, è stata sorpresa dall'assassino, che non ha neppure dovuto forzare la porta per entrare: con una coltellata le ha soffocato in gola l'ultimo grido, soldi e gioielli non li ha neanche cercati. A Santa Leone e ad Angela Sansone sono forse toccate le morti più atroci: l'anziana di Canosa, che a 82 anni non avrebbe certo potuto opporre molta resistenza, è stata massacrata con otto fendenti alla gola; Angela Sansone, di due anni più vecchia, di coltellate ne ha ricevute due, una alla gola e l'altra al torace. Poi, forse perché non moriva, le è stata schiacciata la testa, con un piede o con qualcosa di contundente. L'assassino, in quel caldo pomeriggio d'agosto, entrò in azione qualche minuto dopo che una figlia di Angela, in partenza dopo una visita alla madre a Spinazzola, la scongiurava di seguirla: «Che cosa fai qui da sola? la implorava - perché non vieni a vivere con noi?». Lei, con un sorriso, aveva dato la solita risposta; l'assassino, acquattato nel vicolo, già progettava un altro pomeriggio di morte. Neppure Lucia Nico, uccisa a Palagianello lunedì scorso, pensava di essere nel mirino di un brutale omicida: vedova da 16 anni, senza figli, non sapeva neppure degli al¬ tri delitti di vecchiette, non guardava mai la tv, si distraeva solo chiacchierando con i vicini e con una ragazzina di 13 anni, la stessa che si è scontrata col tunisino mezzo nudo, intento a togliersi gli abiti sporchi di sangue. Lucia, che nonostante i suoi 84 anni era finita a maggio sotto i ferri del chirurgo, per un tumore allo stomaco, adesso si stava riprendendo. L'aiutavano un infermiere e la solidarietà dei vicini. Lunedì era stata a comprare dei fagioli da mia dirimpettaia e forse, anche lei, aveva lasciato superficialmente la porta aperta all'assassmo. Di certo il killer sapeva come si sarebbe mossa: l'ha sorpresa in cucùia, poi inseguita in camera da letto e qui, con un terribile fendente, le ha quasi staccato di netto la testa. Una nipote, allertata dalla tredicenne, ha trovato Lucia sul letto, con le gambe ciondoloni e lo sguardo al soffitto, sorpresa dalla morte che con l'operazione sperava di avere allontanato. Anna Langone La prima aveva lasciato la porta aperta. Legata al letto, era stata accoltellata L'ultima fu soipresa in cucina mentre posava i fagioli inseguita e massacrata LA MAPPA DEGLI OMICIDI OMICIDI CON AUTORI IGNOTI OMICIDI CON AUTORI IDENTIFICATI LUCERÀ 24/04/'96 ® FOGGIA CERIGNOLA 15/OV97 SPINAZZOLA 27/08/'97 TRINITAPOLI -.^ 01/05/'97 ^UEfe S.FERDINANDO '■•V. ,.v-" 29/05/'96 CANOSA 09/05/'97 BARI LATERZA. 21/08/'97 PALAGIANELLO CASTELLANETA 15/09/'97 14/05/97 | . PALAGIANO 29/07/97 TARANTO GINOSA 09/08/"96 "Hì:

Persone citate: Angela Sansone, Anna Langone, Annamaria Stella, Lucia Nico, Maria Totaro, Santa Leone

Luoghi citati: Bari, Cerignola, Palagianello, Palagiano, Spinazzola, Taranto, Trinitapoli