Guerra per la proprietà del tirannosauro

Novecentomila stranieri l'anno sono una riserva per lavori pesanti e meno remunerati, mentre si chiude un occhio sulle concentrazioni che violano le leggi antitrust TRA SCIENZIATE E COWBOY Guerra per la proprietà del tirannosauro WASHINGTON. Una disputa armata tra scienziati e cowboys rischia di provocare la distruzione dei resti del più grande dinosauro carnivoro mai trovati sul nostro pianeta. I resti del rettile, scoperti in un'area remota del Montana dal paleontologo Keith Rigby, sono rivendicati dalla famiglia di cowboys che da oltre un secolo usa il terreno. I ranchers, armati di fucile, hanno tentato di impossessarsi dei fragili reperti usando una ruspa per scavare la terra. «E' una vergogna. Stanno distruggendo tutto - ha protestato Rigby -. Questa è una scoperta di enonne importanza». I fossili erano stati portati alla luce dal paleontologo questa estate, dopo aver ottenuto il permesso di alcuni membri della famiglia di cowboys, i Walton, e delle autorità federali. Nottetempo altri membri della famiglia Walton hanno preso possesso del sito, cominciando a scavare tra i delicati fossili con una ruspa. I cowboys, armati, sono stati interrotti dall'arrivo dello sceriffo di Fort Peck (Montana). La vertenza è complicata dall'incertezza su chi sia il proprietario del terreno, espropriato tempo fa dalle autorità federali ai Walton per il mancato pagamento di alcune tasse. [Ansa]

Persone citate: Keith Rigby, Peck, Rigby

Luoghi citati: Montana, Washington