Forza Italia al vertice pochi amici del Cavaliere
Forza Italia, al vertice pochi amici del Cavaliere Forza Italia, al vertice pochi amici del Cavaliere gli azzurri verso IL congresso ROMA DALLA REDAZIONE Centoventimila iscritti in quattro mesi: è questo il primo bilancio della campagna di adesione di Forza Italia, che sta faticosamente percorrendo la strada che la porterà a strutturarsi in partito. Un processo che dovrebbe giungere a compimento il 27 marzo del prossimo anno, quando, a quattro anni dalla vittoria del Polo, il movimento di Silvio Berlusconi dovrebbe tenere il primo congresso nazionale. Ma il doppio condizionale è d'obbligo perché questo appuntamento è slittato già molte volte (le ultime volte a Pasqua e a inizio estate scorsi), anche se adesso la macchina organizzativa adesso sembra veramente avviata. Con le centoventimila adesioni sono arrivati ben dodici miliardi perché l'iscrizione a Forza Italia costa centomila lire. E questo è un altro dato che inorgoglisce gli esponenti azzurri. Ma è soprattutto il numero degli iscritti che soddisfa i dirigenti del movimento di Silvio Berlusconi. Come testimoniano le affermazioni del responsabile organizzativo di Fi, Claudio Scajola, che con Paolo Bona imi Mario Valducci e altri esponenti «azzurri» ha illustrato ne! corso di una conferenza stampa i primi dati della stagione congressuale del movimento. «Sono molto soddisfatto per il numero rielle iscrizioni - ha sottolineato Scajola - infatti, considerando che il pds ha circa ottocentomila iscritti, con un retroterra di cinquantanni, il bilancio non può essere che molto lusinghiero». Intanto ha preso il via la stagione dei congressi provinciali, che si terranno in 12 grandi città e in 103 province. A Roma e a Napoli i congressi si svolgeranno durante questo fine settimana e a entrambi parteciperà il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. I centoventimila iscritti al movimento in questa fase dovranno eleggere il 65 per cento dei delegati al congresso nazionale. Il restante 35 per cento sarà invece composto da parlamentari, sindaci, consiglieri comunali, regionali e provinciali di Fi. Nel congresso nazionale saranno quindi i delegati a eleggere direttamente il presidente di Forza Italia, il consiglio nazionale e metà del comitato di presidenza. Ieri, durante la conferenza stampa, è stato diffuso anche lo statuto del movimento, con l'ultima versione del comitato di presidenza. In que¬ st'organo mancano il «braccio destro» del Cavaliere, Gianni Letta (che era una specie di avente diritto speciale) e l'ex ministro della Difesa Cesare Previti, che, come è noto, ha l'atto un passo indietro rispetto alla vita interna del movimento. E siccome Forza Italia si appresta a diventare un partito, per quanto «leggero», anche lì, come in ogni partito che si rispetti, cominciano le polemiche interne legate ai congressi. Il congresso provinciale romano, al quale parteciperanno settemila iscritti, e al quale interverrà anche Berlusconi, si prean¬ nuncia piuttosto complicato. Finora, infatti, il movimento capitolino non è riuscito a mettersi d'accordo su una candidatura unica al ruolo di coordinatore provinciale. E l'europarlamentare Roberto Mezzaroma, esponente di Fi nella capitale nonché vicecapogruppo degli «azzurri» a Strasburgo, ha paventato il pericolo che si possa scatenare la stessa dinamica interna che caratterizzava la vecchia democrazia cristiana: «No ai giochi delle tessere - ha ammonito l'europarlamentare - e no a una nuova de». Polemiche anche da parte di chi ritiene che Forza Italia non abbia adottato un buon metodo per strutturarsi in partito. Marco Taradash, per esempio, ha sottolineato che Forza Italia «politicamente non c'è» e che «esiste una struttura dirigenziale che però non risponde a nessuno strumento di controllo e di selezione». L'ex ministro del governo di Silvio Berlusconi, Antonio Martino, invece, ha lamentato la scarsa e poco incisiva presenza del movimento nel territorio: «Bisognerebbe che ci attrezzassimo», ha detto l'ex ministro degli Esteri rivolgendo in questo senso un appello ai vertici di Forza Italia.
Luoghi citati: Napoli, Roma, Strasburgo
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