La vita di una bimba nata orfana 12 ore di Fulvio Milone
Della famiglia si è salvato solamente il figlio di 6 anni Caserta: partorita dalla madre poco prima di spirare, aveva subito gravi lesioni La vita di una bimba nata orfana; 12 ore Isfinitoti morti in un incidente nella corsa all'ospedale OCASERTA RFANA dalla nascita e appena sfiorata dalla vita: può essere riassunta così la vicenda di Beatrice, venuta alla luce quando la madre era già morta e vissuta solo per poche ore. «Abbiamo fatto il possibile per salvarla, ma non c'è stato nulla da fare - ha commentato con amarezza un medico dell'ospedale Palasciano di Capua, nel Casertano - purtroppo la bambina aveva subito un gravissimo trauma cerebrale da cui non è riuscita a riprendersi». Se fosse vissuta, Beatrice non avrebbe mai conosciuto il padre e la madre. Il cuore della mamma, Giuseppina Cianchi, 38 anni, ha cessato di battere durante il parto per le conseguenze di un incidente d'auto in cui la donna era rimasta coinvolta poco prima. A guidare era il marito, Salvatore Saravo, 41 anni, anche lui morto. Della famiglia restano in vita solo Antonietta Cianchi, le cui condizioni sono disperate, e Mattia, sei anni, primogenito dei Saravo: le sue ferite sono piuttosto gravi, ma non è in pericolo di vita. «Un'assistente sociale si sta occupando di lui - spiegano i medici - ma nessuno ha ancora trovato il coraggio di dirgli che i genitori non ci sono più e che lui è rimasto solo al mondo». Nel verbale approntato dalla polizia stradale, la storia di una famiglia annientata nell'arco di dodici ore è raccontata con il freddo linguaggio della burocrazia. Salvatore Saravo viaggiava con la moglie incinta di sette mesi su una Golf Gt lungo la statale Appia, poco distante dal bivio per Vitulazio, quando l'auto si è schiantata contro una Rover con a bordo due giovani, Vincenzo Di Rienzo e Luigi Raimondo. L'urto è stato violentissimo. Gli occupanti della Rover sono rimasti feriti, ma ai Saravo è andata peggio: Salvatore è morto all'istante, i vigili del fuoco hanno dovuto usare la fiamma ossidrica per estrarre il corpo dalle lamiere. Giuseppina e Mattia sono stati trasportati in ospedale. I medici non hanno perso tempo: appena hanno visto le condizioni della donna hanno deciso per l'intervento chirurgico, nel tentativo di salvare almeno la vita che lei, ormai agonizzante, portava in grembo. Beatrice (così l'ha chiamata il chirurgo che l'ha fatta venire al mondo), è nata durante la notte, quando il cuore della madre aveva cessato di battere da qualche minuto. E' stata subito trasferita al Santobono, l'ospedale pediatrico di Napoli dov'è stato ricoverato anche il fratellino, Mattia. «Purtroppo le condizioni della bambina erano disperate - hanno spiegato i me¬ dici - Beatrice era molto provata dalle lesioni gravissime subite dalla madre. Lei stessa aveva un trauma cerebrale, non si sa se conseguenza dell'incidente o del parto reso difficile dalla morte della mamma». La storia della bambina nata orfana e vissuta per poche ore ha sconvolto la quiete di Roccamonfina, il paesino del Casertano in cui viveva la famiglia Saravo e dove Salvatore lavorava come barbiere. «Giuseppina ci teneva molto al secondo figlio - racconta un vicino di casa - dopo Mattia voleva una femmina, e quando l'ecografia ha confermato che il suo desiderio si sarebbe avverato lei ha detto che quello era un dono di Dio». Il funerali si svolgeranno oggi nella chiesa di Roccamonfina. Fulvio Milone Della famiglia si è salvato solamente il figlio di 6 anni fi L'auto dell'incidente Vi hanno perso la vita i genitori della neonata Beatrice, poi morta in ospedale
Persone citate: Antonietta Cianchi, Capua, Giuseppina Cianchi, Luigi Raimondo, Salvatore Saravo, Vincenzo Di Rienzo
Luoghi citati: Caserta, Napoli, Roccamonfina, Vitulazio
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