Un libro-killer sui reali di Londra di Andrea Di Robilant
«Elisabetta madre gelida, Filippo play-boy e gay». Altre rivelazioni su Carlo, Diana e Sarah «Elisabetta madre gelida, Filippo play-boy e gay». Altre rivelazioni su Carlo, Diana e Sarah Un libro-killer sui reali di Londra Della biografa trita-Vip WASHINGTON dal nostro corrispondente «Di certo non sono una che s'inchina e nel mio libro sui reali, credetemi, non c'è proprio alcun segno di deferenza». Cosi avverte Kitty Kelley, autrice di biografie-scandalo su star e potenti, il cui libro sui Windsor sta scatenando un putiferio in Gran Bretagna e negli Stati Uniti prim'ancora di essere uscito in libreria. «Reali», questo è il titolo del libro di 547 pagine edito da Warner Books, arriverà nelle librerie americane domani. Ne sono già state stampate un milione di copie, e si prevede l'arrembaggio. La morte di Diana ha acceso una luce impietosa sui reali britannici in queste ultime due settimane, che sembra aver alimentato una curiosità febbrile degli americani attorno all'uscita del libro. Dalle prime indiscrezioni pare che siano soprattutto la regina Elisabetta, la «madre di ghiaccio», e il principe Filippo, dipinto come un donnaiolo con forti impulsi omosessuali, ad emergere dalle pagine della Kelley coperti di fango. L'autrice, che ha firmato controverse biografie di Nancy Reagan e Frank Sinatra, parla della regina come di «una donna incapace di dimostrare affetto» verso i figli. E ricorda che da giovane monarca spesso lasciava il principino Carlo con nonni e bambinaie. Così mancò il suo primo compleanno, «si perse il suo primo dente e i suoi primi passi». Stessa indifferenza verso Anna, abbandonata nella nursery di Buckingham Palace ad appena tre mesi. Perché tanta freddezza e mancanza di attenzione? La Kelley sostiene che la regina voleva stare il più possibile appresso a suo marito. E non a torto: da giovane sposo Filippo era un principe irrequieto, che soffocava nel palazzo reale e cercava di continuo delle scuse per allontanarsi. L'autrice descrive una crociera nel 1956 in cui Filippo e un amico si scatenarono in giochi molto poco regali con belle donne imbarcate clandestinamente a bordo del loro yacht. E si dilunga sui continui tradimenti che il principe consumò in maniera assai sistematica nel corso degli anni, usando l'appartamento a Londra del suo compagno di bravate, Michael Parker. «Lì Filippo viveva una seconda vita, lontano dalla moglie e dalla famiglia», riporta l'Ansa citando la Kelley. Ma non è tutto: «Nonostante il suo charme con le donne, Filippo era anche apprezzato da¬ gli uomini». E su questa storia dell'omosessualità latente del principe d'Edimburgo, l'autrice si diletta a ricamare. La Kelley infanga i genitori, ma non risparmia i figli: Carlo, Anna, Andrea, perfino Edoardo, sono tutti personaggi in una galleria tutt'altro che esaltante. Per Lady Diana l'autrice ha senz'altro maggiore simpatia, ma descrive anche difetti e debolezze. Nonché i rapporti altalenanti con Sarah Ferguson, della quale la principessa del Galles avrebbe detto una volta: «E' un travestito». In Gran Bretagna la pubblicazione di questo impietoso ritratto dei Windsor è stata rinviata. Far uscire il libro dopo tutto quello che è successo è parso di cattivo gusto. Negli Stati Uniti, invece, la Warner Books ha deciso di anticiparne l'uscita di una settimana proprio per sfruttare l'emozione del momento. La Kelley, che ha già intascato un anticipo di 4 milioni di dollari, assicura che avrebbe preferito aspettare fino a gennaio. Ma non è chiaro se la sua preferenza sia dovuta ad una forma di rispetto verso la memoria di Diana o piuttosto perché ritardando la pubblicazione avrebbe avuto modo di aggiungere un capitolo sulla morte della principessa del Galles e del suo impatto sulla famiglia reale. Andrea di Robilant Il principe Filippo d'Edimburgo e la regina Elisabetta
Luoghi citati: Edimburgo, Galles, Gran Bretagna, Londra, Stati Uniti, Washington
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