Ferrara lancia l'ultima sfida a Di Pietro di Giuliano Ferrara

«Credo che pagare i giudici sia reato ed è bene che un magistrato che si è fatto pagare dai suoi inquisiti non vada al Senato» S'infiamma il confronto elettorale. Fini e Buttiglione d'accordo, Mastella perplesso Ferrara lancia l'ultima sfida u Pi Pietro «Mi candido al Mugello, me lo ha chiesto Berlusconi» ROMA. Sarà Giuliano Ferrara il candidato che il Polo opporrà a Antonio Di Pietro nel «rodeo» del Mugello. Un Giuliano Ferrara che ha già promesso di dire tutto quello che sa sul conto del suo avversario, lasciando chiaramente intendere, semmai ve ne fosse il bisogno, che è alle porte una campagna elettorale a dir poco rovente. La notizia è di ieri, ed è stata una sorpresa per tutti, a cominciare dal diretto interessato che, nel pomeriggio, ha ricevuto la proposta da Silvio Berlusconi, e, in serata, un annuncio di querela da parte dell'ex magistrato. Erano circa le quattro e un quarto e il direttore dimissionario di Panorama, che alla fine della settimana scorsa aveva avuto un colloquio alquanto burrascoso con il Cavaliere, si stava dirigendo in auto alla volta del Maurizio Costanzo Show. Proprio mentre Ferrara era in macchina è arrivata al suo cellulare la telefonata del leader del Polo. Pochi convenevoli, poi Berlusconi è andato dritto al punto. «Senta Giuliano, adesso che non è più direttore di Panorama le propongo una malandrinata: che ne dice di candidarsi nel Mugello contro Di Pietro? Sarebbe un'ottima idea, così il Polo potrebbe fare una battaglia di verità sulla giustizia e su Mani pulite». Ferrara non ha esitato nemmeno una frazione di secondo. Questa la sua risposta: «Accetto, anzi dottore mi prenoti subito un albergo nel Mugello. Comunque ora renderò subito nota la cosa al Maurizio Costanzo Show». Insomma l'ex ministro di Beriu- sconi non ha avuto dubbi, se non uno: che cosa diranno gli alleati del Polo di questa candidatura? Un interrogativo che ha ricevuto risposta di lì a poco: quando era già sul palco del Parioli, Ferrara ha ricevuto un bigliettino nel quale era riportato un messaggio di Berlusconi: c'è l'«ok» di Fini e Buttiglione. Perciò il dado è tratto: questa settimana il direttore dimissionario di Panorama sarà tra Roma, Milano e la sua casa in Maremma, quindi lunedì prossimo approderà nel Mugello. Al Maurizio Costanzo Show, per nulla turbato da un pubblico che ogni tanto rumoreggiava, Ferrara ha offerto un antipasto di quella che sarà la sua campagna elettorale. «Di certo - ha esordito - partirò con un handicap nei confronti di Di Pietro, ma mi voglio togliere una soddisfazione: io credo che pagare i giudici sia un reato e penso francamente che un magistrato che si è fatto pagare dai suoi inquisiti è meglio che non diventi senatore. Certo - ha aggiunto Ferrara - la mia candidatura è stata un colpo di teatro, Berlusconi stesso l'ha definita una malandrinata, ma meglio malandrino che mariuolo». E il neo candidato ha proseguito così: «Sarà una battaglia durissima. Su Di Pietro dirò tutto quello che so. Non ho dossier né carte riservate, ma quello che so è molto, e l'ho già pubblicato sul mio giornale. Voglio far emergere tutta la verità sul suo passato e voglio sfidarlo a quel dibattito pubblico che finora ha sistematicamente evitato: fissi lui le regole, se vuole posso anche parlare solo per due minuti. Gli chiederò se quei 100 milioni che lui ha restituito avvolti in carta di giornale a chi glieli aveva prestati al "tasso Di Pietro", ovvero a interessi zero, sono finiti nel suo 740». Il pubblico dibattito - un'ipotesi che Costanzo ha sponsorizzato e che vuole organizzare lui - difficilmente ci sarà, visto l'atteggiamento finora mantenuto da Di Pietro. Ma Ferrara non è sembrato troppo rammaricato: ha spiegato che un candidato che scappa, che non risponde sui prestiti concessigli, non fa una gran bella figura. Il colpo di teatro di Berlusconi, come era scontato, ha messo a subbuglio il mondo politico. I pidiessini si sono mostrati contrariati. Fabio Mussi ha ironizzato sul fatto che «Ferrara non ha avuto una grande performance nel passato», e ha detto che la sua candidatura sarà un «brutto colpo non per l'Ulivo ma per Curzi». Massimo D'Alema ha preferito non rilasciare commenti alle agenzie di stampa. Il dipietrista Veltri ha paragonato l'avversario dell'ex magistrato a Craxi. Il verde Mauro Paissan ha preso la palla al balzo per proporre una nuova candidatura comune dell'Uh vo e di Ri fondazione. Fausto Bertinotti ha sostenuto che la mossa del Polo è la diretta conseguenza della «politica spettacolo» del pds e di Di Pietro. Nel centro destra, invece, Firn ha dato il suo pubblico assenso in serata, e altrettanto ha fatto Buttiglione, dopo che entrambi avevano già dato il loro via libera riservato a Berlusconi. Perplessi, al contrario, il ccd Clemente Mastella e il forzitalista Giulio Tremonti, che ha commentato così: «La cosa va oltre la mia capacità di pensiero». Ma con buona pace di Tremonti, adesso il Polo, che dopo tante vane ricerche si trovava in difficoltà, ha un candidato. Maria Teresa Meli «Credo che pagare i giudici sia reato ed è bene che un magistrato che si è fatto pagare dai suoi inquisiti non vada al Senato» L'invito del Cavaliere «Scenda in campo e faccia una battaglia di verità I sulla giustizia» i datura sarà un per l'Ulivo ma o D'Alema ha iare commenti a. Il dipietrista to l'avversario Craxi. Il verde reso la palla al una nuova canll'Uh vo e di Ri ertinotti ha soL'ex direttore di Panorama Giuliano Ferrara ora candidato del Polo al Mugello Linvito del Cavaliere «Scenda in campo e faccia una battaglia di verità sulla giustizia» I CANDIDATI DEL MUGELLO Antonio DI Plelro j Giangoolberto Pepi 47 anni 54 àhnii avvocato [Ulivo] ! ; avvocato [Ms Fiamma] Alessandro Curii : Francesco Checcacci 67 anni, giornalista j 46 anni [Mondazione]: operaio [Lega] Giuliano Ferrara 45 anni giornalista;[Polo] ; Franco Corbelli 40 anni giornalista [Liberali] L'ex direttore di Panorama Giuliano Ferrara ora candidato del Polo al Mugello

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