Appello del padre della Rete

Appello del padre della Rete Appello del padre della Rete «Non usatela come il cinema o come un mercato» Robert Cailliau, l'ingegnere del Cern che ha ideato con Berners-Lee il sistema per mettere in contatto i computer di tutto il mondo le tecniche di collegamento fra computer che già erano state sviluppate, e dai programmi per la realizzazione di ipertesti, che permettono di ottenere più informazioni su un certo argomento semplicemente cliccando col mouse sulla parola di un testo che corrisponde al soggetto di interesse», spiega Cailliau. «In realtà non abbiamo inventato nulla, ma abbiamo trovato il modo di integrare questi due elementi». Eppure, sebbene l'idea di poter scambiare documenti ipertestuali attraverso il computer non fosse nuova, prima dei due ricercatori del Cern altri laboratori, fra cui quelli della Xerox e della Apple, avevano tentato di raggiungere lo stesso obiettivo, senza tuttavia riuscirvi. «Perché io e Tim non siamo miliardari? Nel 1991 decidemmo di rendere pubblico e accessibile a tutti il nostro programma, in modo che chiunque potesse utilizzarlo e migliorarlo; la versione che diffondemmo però non era ancora definitiva, perché mancava la possibilità di inserire immagini. Commettemmo l'errore più grave che potessimo fare, e non solo per noi stessi». Una decisione che Bill Gates non avrebbe certo preso, e che ha cambiato il futuro di Internet. «In peggio», sostiene Cailliau. Ben presto infatti arrivarono sul mercato programmi pr la navigazione in Internet che utilizzavano il prototipo diffuso dal Cern; ma sfortunatamente i primi successi commerciali furono ottenuti da sistemi che consentivano per lo più l'accesso ai documenti già presenti in rete, mentre trascuravano la parte relativa alla creazione di pagine personali. «Nelle nostre intenzioni In¬ ternet doveva essere un mezzo di comunicazione per lo scambio di documenti e informazioni. Oggi invece la maggioranza degli utenti utilizza la rete come un giornale, o come la televisione, senza intervenire sui contenuti di cui fruisce, e senza neanche conoscere le procedure che gli permetterebbero di farlo. Purtroppo l'aspetto più innovativo ed esaltante di Internet, la libera circolazione delle idee e il dibattito fra persone appartenenti a culture diverse e distanti, è sfruttato molto poco». Forse è per questo che Cailliau guarda con interesse alle «chat lines», quei luoghi telematici in cui persone che non si sono mai viste chiacchierano dai poli opposti del mondo di tutto ciò che passa loro per la testa: «Quello che proprio non mi va giù è vedere uno strumento come il www sfruttato per scopi commerciali. Ormai ogni sito contiene almeno una immagine pubblicitaria che, oltre ad appesantire i documenti e rallentare il caricamento delle pagine, tradisce la natura di Internet». La grafica,- secondo l'ideatore del www, «dovrebbe essere funzionale e chiarire elementi del testo; oggi invece sulla rete siamo in pieno Rococò». E c'è di più, perché l'ingegnere belga ritiene che l'eccessiva attenzione rivolta alle immagini sia andata a discapito di altri importanti aspetti, come la strutturazione dei contenuti (il più delle volte le pagine web non sono diverse da quelle di un giornale) o l'efficacia dei motori di ricerca, quei sistemi utilizzati dagli utenti per cercare i dati di interesse nel mare di informazioni che circolano sulla rete. Un altro aspetto preoccupa Cailliau, ora che da più parti si leva la richiesta di disciplinare i messaggi e le immagini diffusi via Internet: «Rifiuto categori¬ camente l'idea che possa esistere su Internet una autorià super partes che si preoccupi di censurare i contenuti, perché sarebbe impossibile controllarla», afferma il ricercatore. Per frenare il dilagare di fenomeni come quello della pornografia online, o per limitarne i danni, Cailliau propone un programma chiamato Pics, in grado di filtrare l'informazione che arriva sullo schermo a seconda dell'utente collegato. «Per quanto riguarda la propaganda terroristica, o i contenuti illegali, invece, penso semplicemente che i server che la trasmettono dovrebbero essere soppressi. Chi opera illegalmente via Internet non dovrebbe essere trattato diversamente dalle tipografìe o dalle stazioni radiofoniche e televisive che diffondono questo genere di messaggi. E' in sostanza un problema politico». Margherita Fronte

Persone citate: Bill Gates, Cailliau, Margherita Fronte, Robert Cailliau