Bossi da oggi doppia nazionalità

3 Il segretario battezza la Repubblica Federale del Nord, ma gli altri partiti lo isolano Bossi; da oggi doppia nazionalità Venezia, in 15 mila giurano fedeltà alla Padania VENEZIA DAL NOSTRO INVIATO Non è neanche stato bello, e comunque è finita. Nella città delle gondole e degli amori, Umberto Bossi la mette proprio così: «Il matrimonio è finito». Italia addio. «Da mezzanotte diventa operativa la Repubblica Federale Padana». E dunque da oggi, chi abita sopra l'Arno, ha doppia nazionalità. Addio Italia, addio «carogna romana» e il tricolore fa una brutta fine. A un'eroica casalinga che lo espone dalla finestra, proprio in faccia al palco verde padano, arriva quest'amplificato consiglio: «Il tricolore lo metta al cesso, signora!». In Riva dei Sette Martiri applaudono. E l'applausometro salirà quando Bossi insiste: «Romba il potere dei colli e sottocolli, detta le regole... e noi le mettiamo al cesso. Ho ordinato un camion di carta igienica tricolore da mettere nel cesso! C'è un magistrato che dice che non la posso tenere: ma pensa te!, invece di ridere». E i leghisti ridono, sventolano le bandiere dei lombardi e dei veneti, gridano «libertà! libertà!». Quanti padani, in Riva dei Sette Martiri? Quando Bossi arriva in motoscafo, dal Lido come i serenissimi del Campanile, sono le 17,20 e da Milano «Radio Padania» ha già fatto i conti: 100 mila. Fabrizio Comencini, il prudente segretario della Liga Veneta, dice 80 mila: «E non i quattro gatti come scriveranno i pagliacci». I pagliacci s'informano con la Questura: 15 mila, più o meno: e la metà rispetto ai 30 mila dichiarati lo scorso anno. L'agenzia Ansa contatta tutte le fonti ufficiah, vigili urbani compresi, e arriva a uno stentato 20 mila. Scegliere a chi credere. 15 o 100 mila alla fine hanno comunque giurato e da stanotte vivono nella Repubblica Federale Padana. Che secondo il premier Roberto Maroni, moltd spnwgUa.'à Behgòdii'cdniun tetto impositivo che non supera il 25%, tutèla dei diritti acquisiti per i pen- sionati, giustizia amministrata da padani, pm eletti dai cittadini, cause civili che durano non più di un anno... «Un uomo quando perde l'amore si isola - dice Bossi dal palco, un fazzolettone verde che gli penzola dal taschino -. Ma un bel giorno si sveglia la mattina, sente cantare il cardellino e si innamora di nuovo. Noi ci siamo innamorati di Padania! Possono mettere il tricolore dappertutto, ma quando l'amore finisce non c'è più niente da fare». Un comizione che dura 70 minuti. «Siamo passati alla determinazione di abbandonare la canaglia romana». Se in Padania qualche tricolore sventolerà ancora, «sarà un Napoli d'Italia e lì ci sarà l'ambasciata napoletana». Nino Andreatta, ministro della Difesa che li ha sfottuti, «con la Padania ha chiuso: è uno che non fa tre passi dritti e ci ha insultato, se viene qui troverà le risposte che merita». Ma i toni di Bossi, appunto, più che da solenne cerimonia che celebra la nascita di Padania, restano quelli da comizio. «Se Roma vuole i nostri soldi, che si alzino alle 5 del mattino come fanno i padani!». Da oggi, come Bossi va ripetendo dall'agosto di Ponte di Legno, nulla è o dovrebbe essere «come prima». Il tricolore diventa «triculore». E, vedi magistratura, «chi tocca i dirigenti padani sappia che sono carne del popolo». Venezia è la città dei Serenissimi, qui rappresentati da un cartello di Conselve e Cartura, i paesi dei Buson e dei Contin. E dunque onore agli «otto patrioti padani. In Padania nessun cittadino verrà considerato merce di scambio, non li sacrificheremo e li difenderemo con determinazione». Il Veneto, «i fratelli veneti», non avevano molto gradito gli attacchi al Papa e alla Chiesa. E quindi «per l'amor di Dio io non ho mai insultato il Papa, figuriamoci, da patriota padano a patriota polacco, e poi sempre meglio lo spiritualismo che il materialismo. Io ce l'ho con la Chiesa che predica la povertà e pratica le ricchezze e il potere! La Chiesa dovrebbe essere ecumenica, e invece si mette con il "triculore" pure lei!». Morale: «In Padania il sistema politico romano ripugna a tutti!». Ergo, in attesa delle elezioni del 26 ottobre, in attesa delle prime leggi padane («Ove lo Stato italiano si mostra carente sarà il Parlamento padano a fare le leggi per i cittadini». Marco Formentóni), la Repubblica di Padania è «operativa dalla mezzanotte». E dalla mezzanotte, come promesso, Umberto Bossi e la Lega si preparano a tornare a Roma, in Parlamento, in Bicamerale. «Siamo rimasti in attesa per un anno e l'anno è passato. Non ci sono state risposte, la Bicamerale ha prodotto "un nient", Parlamento e governo italiano contano meno di "un nient"», dice Bossi. «Ma se Roma vuole parlare, va bene: purché seguano i fatti». E' la sola frase non da comizio. Il resto è, o dovrebbe essere, il battesimo di una Nuova Repubblica. Il motoscafo di Bossi riaccende i motori. Sulla fiancata uno striscione bianco e rosso: «Per l'Italia accorsero in Mille. Per la Padania 10 milioni bastano?». Giovanni Cerniti Il tricolore esibito ad una finestra manda il leader su tutte le furie «Sono napoletani, lo appendano al cesso». La folla urla: «Stalinisti siete soltanto degli stalinisti» hi.:. A mezzogiorno l'inaugurazione della sede del governo del Nord tra affreschi e quadri alle pareti Poi basta che qualcuno s'affacci e dal Campo sale un'ovazione FESTE PADANE A CONFRONTO 1997 ■ PIAN DEL RE (CN) I ore 17 venerdì 13/9 I 500 PIAN DEL RE (CN) Il 300 ore 15 venerdì 12/9 » 3VU M0NCALIERI (TO) ore 22 venerdì 13/9 TORINO ore 22 venerdì 12/9 1000 1000 con fiaccolata CREMONA ore 12 sabato 14/9 CREMONA ore 12 ubato 13/9 200 BORE TTO (RE) ore 16 ubato 14/9 GUASTALLA (RE) sabato 13/9 VENEZIA ore 17 domenica 15/9 VENEZIA ore 17 domenica 14/9 40.0dff(ìome! ((onte tega) 15.0001 (fonte questura) 15.000 (fonte questura) TOTALE '41.500 66.500 (secondo la tega) 42.500 (secondo la tega) Umberto Bossi e Francesco Speroni durante il giuramento avvenuto ieri a Venezia