La Stampa - Consultazione Archivio

Trasmette l'Aids alla moglie poi fugge: è ricercato Cremona: la donna è morta, lui è accusato di omicidio Trasmette l'Aids alla moglie poi fugge: è ricercato CREMONA. Non sarebbe ricercato su mandato di cattura internazionale, ma sarebbe solo indagato per omicidio dalla procura di Cremona su denuncia dei suoceri, l'imprenditore di 35 anni di Soresina (Cremona) fuggito all'estero dopo aver trasmesso il virus dell'Aids alla moglie, morta l'il maggio scorso all'ospedale di Cremona dopo 40 giorni di agonia. Lo si è appreso in ambienti giudiziari del capoluogo, nei quali per altro si mantiene il massimo riserbo sulla vicenda. Quando la donna, che accusava dolori all'addome e vomito, fu ricoverata era già affetta da Aids conclamato. Si trattava di un'estetista di 26 anni, sposata da sei, che gestiva un centro di bellezza a Soresina. Il marito, sieropositivo, non avrebbe detto nulla alla moglie del suo stato di salute. Poco prima che la donna morisse, l'imprenditore ha lasciato la sua ditta che produce macchine per la lavorazione del marmo, ha azzerato il conto in banca ed è scomparso, diretto forse in Sud America. «I genitori - dichiara l'avvocato Simona Bracchi, legale della famiglia della vittima hanno denunciato il loro genero perché non aveva informato della sua condizione né loro né la figlia. Se si arriverà al processo, i genitori e la sorella si costituiranno parte civile». L'imprenditore potrebbe aver contratto l'Hiv durante i viaggi di lavoro all'estero. Vittorio Agnoletto, presidente della Lega italiana lotta Aids (Idia), esprime il timore che «si stia rilanciando una nuova caccia alle streghe», ricordando il clamore per «la famosa "dark lady" di Modena, vicenda che poi si è risolta in una bolla di sapone». «Chi può essere certo - si chiede Agnoletto - che nell'intimità della vita coniugale non sia avvenuta la comunicazione della sieropositività? Molte volte il partner sieronegativo sa, ma fa dì tutto per dimenticarla, per poter difendere la relazione». [Ansa]