Ottanta albanesi rimpatriati
Ottanta albanesi rimpatriati Ottanta albanesi rimpatriati L'operazione a Roma e provincia «Mapresto ritorneremo in Italia» ROMA. «Tanto, tra qualche giorno torniamo»: così, senza alcuna preoccupazione, ieri 80 albanesi si sono fatti caricare su un autobus della questura di Roma per essere condotti a Brindisi e di lì in patria. Gli 80 espulsi rappresentano il frutto di oltre dodici ore di controlli da parte della polizia a Roma e provincia, oltre il 10% degli irregolari colpiti dal rimpatrio immediato a partire dal primo settembre, data di entrata in vigore della direttiva Prodi che dovrà portare entro il 30 novembre al rientro in patria dei profughi albanesi. Ma, come hanno fatto chiaramente capire ieri gli espulsi, tornare è molto semplice, e gli albanesi non hanno alcuna intenzione di lasciarsi intimidire dalle direttive italiane. L'operazione di ieri si è concentrata sulle zone di Marino, Tivoli, Mentana e a Roma nei quartieri San Paolo e Prenestino. Dell'intervento, si sono occupati l'ufficio stranieri della Questura, tutti i commissariati e gli uffici territoriali della polizia. Circa 600 sono stati i profughi controllati. Nel corso del- -l'esame, sono stati fermati dalla squadra mobile per ricettazione anche due albanesi, trovati a bordo di una Escori rubata. Ma non è solo il versante albanese a minacciare le coste italiane. Quarantuno nordafricani sono stati sorpresi la notte tra venerdì e sabato dalla Guardia di Finanza, dai carabinieri e dalla guardia costiera, mentre da un motopeschereccio tunisino al largo di Cala Francese cercavano di raggiungere a nuoto le coste dell'isola di Lampedusa. Il capo-barca è stato arrestato, l'imbarcazione sequestrata e tutti gli altri imbarcati per Porto Empedocle dove gli è stato notificato il decreto di espulsione, La stessa sorte è accaduta a cinque tunisini che hanno tentato di raggiungere clandestinamente l'isola di Pantelleria. Il progetto si è infranto quando i tunisini erano ormai a circa mezzo miglio dalla costa. L'imbarcazione è stata rimorchiata fino al porto dell'isola, dove sono stati presi in consegna dai carabinieri. Quindi, i tunisini sono stati trasferiti a Trapani. tr. r.]
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