Prodi e Aznar siamo tra i promossi d'Europa

II premier spagnolo sui vecchi dissapori «Mi auguro proprio che le tensioni siano sempre così» MEDITERRANEO ISHM Firmato anche l'accordo per la costituzione di una brigata anfibia con comando a rotazione Prodi e Aznar: siamo tra i promossi d'Europa Intesa al vertice di Bologna: Wnione ha bisogno di certezze BOLOGNA DAL NOSTRO INVIATO Romano Prodi risponde ad un giornalista spagnolo e José Maria Aznar, lì al suo fianco, annuisce: «Perfecto». Prodi si volta verso Aznar e fa un po' il gigione: «Perfecto? Non so cosa voglia dire in italiano...». Poi tocca ad Aznar rispondere ad una domanda e Prodi alla fine chiosa così: «Perfetto!». Più tardi, a conferenza stampa conclusa. Prodi e signora, Aznar e signora, scendono in Piazza Maggiore e si salutano con pacche sulle spalle, baci, abbracci e un invito della «first lady» di Madrid: «Flavia, dovete venire a fare un weekend in Spagna». E i Prodi: «Stupendo!». I due capi di governo dovevano far dimenticare lo spiacevole incidente di un anno fa, lo «schiaffo» di Aznar a Prodi. Ce l'hanno messa tutta e alla fine i due sono stati convincenti: tra Italia e Spagna l'intesa è di nuovo cordiale, è rinato quel «Club Mediterranée» coniato con un filo di disprezzo dai banchieri di Francoforte. E le parole caldissime di Prodi e di Aznar non sono apparse di circostanza. Semmai la novità rispetto ad un anno fa è che la credibilità dei due Paesi appare in crescita e le perplessità sulla moneta unica, per il momento, riguardano altri. Tanto è vero che Prodi oggi può dire: «La data ultima per fissare la lista dei partecipanti alla moneta unica è il maggio, la primavera del 1998. L'Europa ha bisogno di certezze, prima chiudiamo con le incertezze e meglio è». E sia Prodi sia Aznar si sono presentati come due leader oramai certi di entrare nella «prima lista», al punto che entrambi hanno dato per «sostanzialmente acquisito» l'ingresso dei rispettivi Paesi nell'Unione monetaria. Certo, la rinata amicizia con la Spagna, oltreché una scelta è anche una necessità. Per diversi motivi: gli spagnoli hanno stretto già da tempo un solido asse con i francesi (tanto è vero che i vertici tra Parigi e Madrid hanno cadenza semestrale, quelli tra Roma e Madrid sono annuali); i prodotti agricoli mediterranei in sede europea sono sempre in affanno rispetto a quelli «nordici»; le grandi alleanze (Nato, Ue) si spingono tutte verso Nord, Nord-Est e uno spostamento del baricentro serve sia all'Italia sia alla Spagna. Tanto è vero che Prodi ha usato parole molto forti per farlo capire: «Il Mediterraneo - ha detto il presidente del Consiglio - è l'area politica più calda della politica mondiale». E proprio per dare sostanza all'amicizia tra i due Paesi sono stati firmati una serie di ac- cordi - tra l'altro uno sulla coproduzione cinematografica il più significativo dei quali riguarda la nascita di una brigata anfibia italo-spagnola, con comando a rotazione. Un accordo molto apprezzato da Prodi, che ha schivato anche la domanda di un giornalista che notava come il comando della brigata sia andato per primo agli spagnoli: «Nelle turnazio¬ ni - ha detto Prodi - c'è sempre un primo. E poi c'è anche una questione di stile, eravamo noi gli ospiti...». E chissà se in quel richiamo allo stile c'era l'eco di quello sgarbo di cui fu protagonista un anno fa Aznar, subito dopo il vertice di Valencia, quando il primo ministro spagnolo «rivelò» al Financial Times di non aver voluto aderire ad un progetto italiano di ammorbidimento dei parametri di Maastricht. Da parte sua Aznar ha fatto del suo meglio per far dimenticare l'incidente di un anno fa. Di buona mattina, prima della seduta conclusiva del vertice alla presenza di tutti i ministri, Aznar è andato a far visita all'Archiginnasio e al Collegio spagnolo e più tardi ha ornag¬ giato il Prodi bolognese con queste parole: «La collezione bolognese di codici medievali è migliore di quelle spagnole». E a chi insisteva nel ricordo di Valencia, Aznar ha risposto, cercando di fare lo spiritoso: «Mi auguro che le tensioni tra noi siano sempre dell'intensità di quest'anno...». Fabio Martini II premier spagnolo sui vecchi dissapori «Mi auguro proprio che le tensioni siano sempre così» li premier spagnolo Aznar e il presidente del Consiglio Romano Prodi a Bologna passano in rassegna un picchetto d'onore dei bersaglieri Il vertice ha fugato le polemiche che dividevano i due leader in particolare sull'ingresso nell'Unione monetaria