Bossi torna sul Po: «Si passa alla pratica»

Scatta al Pian del Re la kermesse del Carroccio, domenica la conclusione a Venezia. Cacciari: niente allarmismi Scatta al Pian del Re la kermesse del Carroccio, domenica la conclusione a Venezia. Cacciari: niente allarmismi Bossi torna sul Po: «Si passa alla pratica» Prodi: sono tranquillo, il Senatùr non ha più potere «Nella politica italiana si fanno solo chiacchiere: martedì prossimo torneremo nel Palazzo, perché c'è un contenzioso aperto, ma fino a domenica saremo tutti sul Po. E' giunto il momento di passare dalla teoria alla pratica», tuona Bossi ai microfoni del Tg3. «La Padania torna sulle rive del grande fiume in un viaggio spirituale», gli fa eco il comunicato ufficiale della Lega. A dodici mesi dalla marcia sul Po che aveva «dichiarato» l'indipendenza della Padania, Umberto Bossi e i suoi padani ripetono la tre giorni dal Monviso a Venezia per «proclamare» la medesima indipendenza. Si parte oggi dalle sorgenti del Po, dove intorno alle quattro del pomeriggio Bossi raccoglierà un frammento di roccia del Monviso che sarà portato in laguna per il gran finale di domenica pomeriggio. Lo consegnerà nelle mani del Senatùr una cordata di camicie verdi che già ieri sera ha raggiunto il rifugio Sella, da cui ripartirà alle quattro di stamattina per raggiungere la vetta del «monte sacro». Quello dei leghisti sarà quasi un assalto alle Alpi: altre cordate segneranno i loro «confini settentrionali» piantando bandiere celtiche e suonando il Va' Pensiero su una trentina di cime, dal Monte Bianco alla Vetta d'Italia, naturalmente ribattezzata «Vetta di Padania». Intanto, una ventina di città e paesi del Nord si preparano a ospitare catene umane, giochi celtici, gazebi e un centinaio di comizi che vedranno impegnato l'intero stato maggiore leghista. A partire da Bossi, che in tre giorni salirà sul palco sette volte. Uno spiegamento di forze che ha sollevato l'ironia di Romano Prodi: «Sono padano e conosco i padani. Per questo sono molto tranquillo». Il presidente del Consiglio, impegnato a Bologna in un vertice con il collega spagnolo Aznar, si è limitato a punzecchiare il Senatùr: «Le parole di Bossi - ha detto - sono dovute solo a una cosa, lui credeva di es¬ sere determinante per la politica itahana come credeva di riuscire a condizionare la formazione del governo e credeva di avere un potere reale. Ma tutto questo non c'è...». Un intervento che ha provocato la secca reazione di Roberto Calderoli: «Come dimostrano i sondaggi che ci attribuiscono una percentuale vicina all' 11 per cento - ha detto il segretario lombardo - la Lega è in continua ascesa per cui anatemi e proclami ci giovano enormemente. Prodi l'altro giorno aveva avvertito la Lega dì non sgarrare altrimenti il governo avrebbe mosso la magistratura, riportando così alla memoria tradizioni italiane legate al mandolino. Oggi invece misura la lotta di un popolo per la sua libertà con il grado di potere che, secondo lui, Bossi potrebbe avere. Prodi è proprio l'ultima persona che può parlare di potere reale, visto che per lui è vitale far coincidere gli aiuti e la disponibihtà di Berlusconi con il "ciclo" di Bertinotti, per assicurare una minima stabilità al suo governo...». Proprio Bertinotti, domani, sarà a Venezia per una manifestazione organizzata da Rifondazione, verdi e dal manifesto. Una grande kermesse internazionale, cui sono annunciati oltre ventimila giovani. Una sfida di massa al comizio di Bossi, domenica pomeriggio in Riva degli Schiavoni. «Ma non parlate di assalto - dice il sindaco Massimo Cacciari - di eventi. L'amministrazione, la prefettura e tutte le forze dell'ordine hanno già dimostrato in passato le proprie capacità organizzative. Enfatizzare in forme un po' dehranti episodi assolutamente marginali o situazioni del tutto governabili non fa che rendere più inutilmente agitato il nostro ambiente e più a rischio le iniziative previste». Cacciari ha comunque rivolto un appello ai manifestanti: «Invito con la massima energia tutti i soggetti coinvolti a garantirne lo svolgimento più ordinato. Li invito anche a provvedere affinché gli spazi concessi loro vengano ritornati alla città in perfette condizioni igieniche. Tutto è stato predisposto per evitare ogni sovrapposizione di manifestazioni "rivali". Le forze dell'ordine vigileranno affinché nessuna provocazione sia tollerata. Tutti devono poter esprimere le loro opinioni democraticamente e senza che ciò arrechi alcun danno alla città». [g. tib.] Il leader della Lega Nord Umberto Bossi

Luoghi citati: Bologna, Italia, Pian Del Re, Venezia