Rovelli entra in carcere in Italia

Rovelli entra in carcere in Italia Rovelli entra in carcere in Italia A Opera, «ma spero negli arresti domiciliari» MILANO DALLA REDAZIONE Felice Rovelli è rinchiuso da ieri mattina ne? carcere di Opera. E per prima cosa ha reso pubblica, tramite i suoi legali, una dichiarazione in cui ribadisce la propria innocenza e «confida» di ottenere quanto prima gli arresti domiciliari. Rovelli, 38 anni, ingegnere, residente negli Stati Uniti dai primi Anni Ottanta e apprezzato uomo d'affari a Wall Street, è accusato di concorso in corruzione per i 67 miliardi che la sua famiglia pagò agli avvocati Attilio Pacifico, Giovanni Acampora e all'ex ministro Cesare Previti. Quello stesso che, mentre Rovelli si «sistemava» nel carcere italiano era al centro delle discussioni in Parlamento. Il pagamento non è mai stato negato da Felice Rovelli, il quale ha però detto di aver semplicemente eseguito le disposizioni che gli diede il padre, l'industriale Nino, che in punto di morte avrebbe parlato di un «debito» con i tre avvocati. «Dopo qualche settimana dalla morte di mio padre - raccontò Felice Rovelli ai giudici milanesi nell'interrogatorio dell'8 maggio 1996 - si presentò Pacifico, che quantificò l'importo in 30 miliardi di lire. Pacifico poi aggiunse che mio padre aveva debiti anche nei confronti di Acampora e Previti, che mi avrebbero contattato. Così avvenne e Previti l'ho visto qualche mese dopo la morte di mio padre. Nel primo incontro Previti mi disse che il debito di mio padre nei suoi confronti era di circa 20 miliardi. Non ho mai avuto nessuna indicazione che mi potesse far pensare a qualche interferenza irregolare nell'andamento della causa con l'Imi». Secondo i magistrati milanesi, invece, quello era denaro destinato a «indirizzare» a favore della famiglia le sentenze della causa Imi-Sir, che fu infatti vinta dai Rovelli. Seicentosettanta miliardi: questo dovette pagare l'Imi e - sempre secondo i magistrati - né il giovane Felice né la madre, Primarosa Battistella, potevano ignorare la «vera destinazione» dei soldi pagati a Previti, Pacifico e Acampora. E' sulla base di queste accuse che contro Felice Rovelli viene redatto un ordine di custodia cautelare, poi trasformato in un mandato di arresto internazionale. Vive infatti da anni negli Stati Uniti, e precisamente ad Hartford, nel Connecticut dove viene arrestato nella scorsa primavera. Nel carcere americano Rovelli, cui viene negata la libertà su cauzione, resta tre mesi. Una detenzione tutt'altro che dura, stando a quanto lui stesso scrive nel comunicato: «Ho conosciuto una realtà carceraria moderna, dove mi è stato consentito di mantenere contatti quotidiani con la mia famiglia». % -•; Tre mesi così e poi, al processo per l'estradizione, quando a Milano sono già arrivate le carte svizzere, l'annuncio a sorpresa: (^Accetto dktorr nare'm'ltalia». Perché? Rovelli dà^uesta spiega" zione: «Nonostante avessi fondate ragioni ed assai buone possibilità di resistere all'estradizione (i miei avvocati mi hanno detto che l'esito finale della procedura americana avrebbe dovuto essere a mio favore) ho preferito rinunciare a qualsiasi opposizione, Infatti, pur trovando ingiuste le accuse rivoltemi, non è mai stata e non è mia intenzione sottrarmi alla giustizia italiana». Aggiunge quindi: «Anche questa mia scelta dimostra quanto sia ingiustificata la misura cautelare alla quale mi sottopongo volontariamente». Quel che par di capire è che Rovelli abbia messo nel conto come ineludibile il confronto con i magistrati milanesi - sono pur sempre loro che si occupano di un'inchiesta che può mettere in gioco le fortune della famiglia - e che adesso punti a rendere il più breve possibile la detenzione in carcere. Rovelli ricorda a questo proposito la «raccomandazione» del giudice americano Thomas affinché gli vengano concessi «tutti i benefici previsti dalla legge italiana». E il suo avvocato Corso Bovio conferma che la prima battaglia difensiva sarà di tipo «tecnico» affinchè gli vengano concessi gli arresti domiciliari: «Non esiste pericolo di fuga - spiega - visto che è tornato spontaneamente. E in quanto all'inquinamento delle prove o alla reiterazione del reato, ricordo che Rovelli vive fuori Italia dal '76». Si vedrà dopo l'interrogatorio (previsto all'inizio della prossima settimana) se il gip accetterà la richiesta della difesa. Felice Rovèlli rinchiuso da ieri mattina nel carcere di Opera: è accusato di concorso in corruzione

Luoghi citati: Connecticut, Hartford, Italia, Milano, Opera, Stati Uniti