Ruba un peluche-ricordo di F. Gal.

Ruba un peluche-ricordo Ruba un peluche-ricordo Italiano processato (e malmenato) LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E' costato a un ragazzo sardo un occhio pesto e sette giorni di carcere giovanile, poi trasformato in una multa di 300 mila lire, il furto di un orsacchiotto di pelouche bianca che un bambino inglese aveva lasciato.davanti a St. James's Palace come tributo a Diana, con un biglietto che diceva: «Diana, ti amiamo». Fabio Piras, 20 anni, di Nuoro, è stato processato per direttissima al tribunale di Bow Street. Ha detto di provare «molto dispiacere e molta vergogna». Ma l'atto di contrizione, evidentemente, non è bastato a Gerard Moorehouse, muratore scozzese che era in tribunale per assistere a un altro processo: ha aspettato Piras all'uscita e gli ha rifilato un robusto pugno sul volto. «Diana - si è giustificato l'aggressore - era la regina dei nostri cuori. Perché quell'italiano do-' vrebbe farla franca? Quello che ha fatto è una cosa disgustosa». Quello di Piras, in effetti, non è stato uno degli episodi più edificanti. Martedì pomeriggio, men- tre sostava davanti a St. James's Palace dove la bara di Diana era rimasta tutta la scorsa settimana in attesa del funerale, ha visto l'orsacchiotto. Un suo amico l'ha preso e gliel'ha porto. Lui si è allontanato, con la massima indifferenza; ma è stato visto e un poliziotto lo ha arrestato. Ha trascorso la notte in guardina e ieri mattina era già in aula. «Ho preso l'orsacchiotto per la mia ragazza», si è giustificato: «L'ho preso per amore di Michela e per ricordo di Diana. Mi dispiace, me ne vergogno. Non volevo certamente una grana del genere». L'avvocato difensore ha cercato di ottenere l'indulgenza della corte, spiegando che il Piras, un giovane cuoco, è in Inghilterra da 20 giorni e intenderebbe tornare in Sardegna il 1° ottobre. Inflessibile il giudice, la signora Lorraine Morgan: «Voi - gli ha detto - avete commesso un furto particolarmente meschino e sgradevole». E al termine del processo, durato in tutto 12 minuti, lo ha condannato a sette giorni di carcere - chissà perché - giovanile. Dopo un'ora e mezzo, tuttavia, il giudice ha richiamato il Piras in tribunale: per dirgli di «averci ripensato» e informarlo che, anziché finire in galera, avrebbe dovuto pagare una multa di 100 sterline, quasi 300 nula lire. Nessuna spiegazione, ma pare che sia stata una tecnicalità a proteggere il giovane sardo: le norme delle carceri giovanili prevederebbero infatti una «permanenza» di almeno 20 giorni. «E' una dura lezione, ma questa sentenza mi sembra più giusta», ha commentato un funzionario dell'ambasciata italiana. Ma i guai per Piras non erano finiti: sul portone lo aspettava lo scozzese manesco, che gli ha mollato un grande pugno. Puzzava d'alcol ma, ha spiegato suo genero, bisogna capirlo: è malato di cancro al pancreas, non gli resta molto da vivere, stravedeva per Diana. E subito Moorehouse, vendicatore dell'orsacchiotto, è andato al pub per festeggiare con la moglie il suo bel gesto. ((Abitavamo a Kensington, non lontano da Diana», ha detto la donna: «Talora la vedevamo per strada ed era fantastica». [f. gal.]

Persone citate: Fabio Piras, Gerard Moorehouse, Lorraine Morgan, Piras

Luoghi citati: Inghilterra, Londra, Nuoro, Sardegna