Chi si rivede, De Michelis

Quasi certamente si passerà attraverso lo sciopero generale Chi si rivedef De Michelis Con chi va il Ps?Lite con Intini ROMA. Nei mesi scorsi aveva fatto delle fugaci apparizioni, ma domani pomeriggio Gianni De Michelis torna per davvero alla politica. Sarà protagonista di un dibattito, alla festa romana del Cdu, assieme a due personaggi della Seconda Repubblica, il presidente dei senatori di Forza Italia Enrico La Loggia e Diego Masi, braccio destro di Mariotto Segni. Ma la riapparizione di De Michelis non è casuale: nel ps del Garofano, una delle quattro frazioni della diaspora socialista, è in corso una «faida» tra due correnti, l'ennesima della secolare storia socialista. Da una parte il segretario del partito Ugo Intini, che caldeggia una politica autonomista, vuole una «Costituente di tutti i socialisti», spinge per un'intesa con il «Si» e non disdegna accordi locali con l'Ulivo. Dall'altra parte della barricata Gianni De Michelis e Fabrizio Cicchitto che invece puntano verso l'integrazione del ps dentro la ipotetica Federazione di centro, caldeggiata da Buttiglione ma che Berlusconi non ha mai voluto far decollare. In altre parole, da una parte si pencola verso l'Ulivo, dall'altra si punta ad un'intesa con Berlusconi. . Certo, il ps è un partitino e la sua battaglia interna potrebbe appparire marginale, se non fosse che al suo interno si agitano personaggi che conoscono i meccanismi della Grande Politica e che «hanno intuito come nei prossimi mesi si potrebbe ridisegnare la geografia politica italiana dice Donato Robilotta -. I vecchi democristiani sono di nuovo tutti in movimento, perché i socialisti dovrebbero star fermi?». Ma i socialisti sono assai più malconci degli ex de, divisi come sono in quattro spezzoni. sono i laburisti di Spini, decisi ormai ad entrare nella Cosa?; ci sono gli amici di Giuliano Amato, anche loro molto vicini a D'Alema; c'è il Si di Del Turco e Boselli, incerto sul da farsi, ma determinato a non entrare nella Cosa2; e poi c'è il partito socialista, all'interno del quale si muovono alcuni dei notabili del vecchio psi. Oltre a Intuii e De Michelis, ci sono anche Manca, Cicchitto, La Ganga, Dell'Unto. Il segretario è Intini, che dopo essere stato a lungo attaccato dai «pasdaràn» craxiani per scarsa obbedienza al Capo in «esilio», prima dell'estate è stato messo in minoranza dal gruppo di De Michelis proprio sulla questione delle alleanze alle prossime elezioni amministrative. Intini non si è dimesso, De Michelis non ha forzato la mano, ma il tamtam è partito. «A fine luglio ci hanno informato che quanto prima De Michelis sarebbe diventato segretario del ps - racconta il cdu Gianfranco Rotondi, direttore della "Discussione" - e che dunque i socialisti sarebbero stati disponibili ad entrare nella Federazione di centro». La resa dei conti tra due vecchi leoni di via del Corso come Intini e De Michelis è soltanto rimandata, anche se ogni speranza di rinascita di un'area laica e socialista - ammette Dell'Unto - è «realisticamente legata ad una nuova legge elettorale». [f. mar.] Quasi certamente si passerà attraverso lo sciopero generale L'ex vice segretario socialista Gianni De Michelis

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