Scalfaro ottimista: siate più sereni di Renato Rizzo
Prima di partire per i funerali di Madre Teresa il presidente invita i leader ad avere fiducia Prima di partire per i funerali di Madre Teresa il presidente invita i leader ad avere fiducia Scalfivo ottimista: siato più sereni Al Quirinale si ammette che il momento è complicato ma nell'ambito di una normale schermaglia politica CARDOSO DAL NOSTRO INVIATO Tra tanti «avversari» che minacciano la morte del governo, l'arbitro congela la crisi annunciata con un consiglio dal vago sapore di ordine: «Bisogna avere uno sguardo sereno per vedere le cose. Anche quelle difficili». Oscar Luigi Scalfaro rispolvera, in queste ore, la terapia dell'ottimismo e suggerisce a chi vede buio sul futuro della maggioranza di lasciar correre gli occhi oltre la siepe delle dispute. Serenità, Prodi. Serenità, Bertinotti. Per il Quirinale i traguardi che il Paese ha sul proprio orizzonte (Finanziaria in primo luogo) sono troppo importanti per farli svaporare con la fine dell'esecutivo. E alla base di una credibilità internazionale, ormai più che lambita, ci sono troppi sacrifici di troppa gente per annichilire ogni cosa con un anticipato ricorso alle urne. E, allora, tentiamo di domare i venti di guerra anche se, certo, non si può negare che il passaggio politico sia «complicato». Ma abbiamo visto di peggio, sembra dire il Presidente: abbiamo vissuto stagioni più aspre. Chi gli sta accanto lo segue in questa interpretazione addirittura definendo gli scontri delle ultime ore come «situazioni normali nella dialettica politica, schermaglie preliminari». Preliminari a cosa? «Forse a nulla». Il Capo dello Stato ritaglia ai suoi impegni romani una mattinata in Alta Versilia per ricordare il primo anniversario della luttuosa inondazione che lo scorso giugno colpì quest'angolo di Toscana. Annuncia che, nel pomeriggio, riceverà al Quirinale Gianni Letta: «Beh, sì, di incontri politici me ne vengono chiesti tanti, specie poi in queste ore». Un po' di tempo fa confidò, con qualche punta d'orgoglio: «Non c'è dubbio che io, in questi anni, abbia usato spesso la mia facoltà di consiglio». E quali «consigli», quali considerazioni ha voluto affidare all'ambasciatore del Polo che ha occupato, poche ore dopo, la poltrona su cui martedì era seduto Massimo D'Alema? Anche in questo caso una spiegazione all'insegna dell'understatement: «Si trattava di un incontro programmato per la fine dell'estate». Qui a Cardoso Scalfaro sceglie, appunto, la strada del laconico ottimismo facendo intendere che di elezioni anticipate non è neppure il caso di discutere. E, d'altronde, questa «filosofia politica» ha sempre ispirato il comportamento dell'inquiUno del Quirinale: basti ricordare il governo Dini e la sua stagione sospesa fra altalene di polemica. Ma la breve vi¬ sita, nell'attentissimo cerimoniale del Colle, va ben al di là del rispetto per un appuntamento concordato da tempo e si carica di una forte valenza simbolica: la situazione, a Roma, non è poi così drammatica se il Presidente non ha ritenuto di rinviare questa celebrazione. E, più ancora, diventa significativa un'altra circostanza: Scalfaro non giudica arduo allontanarsi dall'Italia per volare, oggi, a Calcutta, partecipare in forma ufficiale ai funerali di Madre Teresa e rientrare in patria domenica. No, pare insistere il Presidente, i problemi profondi di questo Paese sono altri e non una contingente, seppur complicata, disputa sull'esecutivo: riguardano la carenza di solidarietà. Occorre, invece, un'altra visione del mondo: magari guardando alla voglia di lavorare e di «camminare insieme» che la gente di Cardoso ha messo in mostra rimboccandosi le maniche dopo il disastro. «I loro sforzi ci richiamano un tema fondamentale e ci impartiscono una lezione di cui abbiamo bisogno ogni giorno». E' vero: ognuno deve cercare di fare da solo, «ma se non ci fosse lo Stato che cosa succederebbe? Qui le istituzioni hanno operato bene, l'una accanto all'altra. In questa collaborazione sta l'anima che deve muovere la ricostruzione del nostro popolo». Renato Rizzo Il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ieri durante la visita in Versilia ••••
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- Telegramma al Duce
- Tre giovani-bene rinviati a giudizio per aver molestato due ragazze
- Esplosione in un bar
- Le stranezze di Wittgenstein
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- OGGI IN TV
- L'industria chimica italiana alla Mostra mondiale di Mosca
- Sola ed etiope la stuprano in venti
- Un'altra Beretta nel misteri dì Firenze
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- Grazie Juve, grazie Brady
- Non bastano pelliccia e permanente per fare d'un ex uomo una donna vera
- A colloquio col più famoso detective di Francia e con l'italiano che egli salvò dalla ghigliottina
- FRA MAGIA E STREGONERIA
- Internet, istruzioni per l'uso
- Tre domande a Capanna
- Nascita di Marconi
- un po'di fantascienza
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Ancora nessuna notizia certa sul numero dei morti e dei contaminati in Ucraina. Scatta nella notte l'allarme in Cannila: radioattività aumentata di Ire volle. Invilo a tenere i bambini in luoghi chiusi
- La tragedia della transessuale Richards
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- Morto a 75 anni Amerigo Dumini uno dogli uccisori di Matteotti
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy