IL GIUBILEO E PEGGIO DELL'OLIMPIADE di Guido Ceronetti

IL GIUBILEO E' PEGGIO DELL'OLIMPIADE IL DESTINO DI ROMA IL GIUBILEO E' PEGGIO DELL'OLIMPIADE PER quanto è della scelta olimpica 2004 di Atene, la cosa non mi rallegra, perché è infame rallegrarsi delle disgrazie d'altri, ma non c'è dubbio che per Roma averla scampata è un motivo di rallegramento. Circa Atene, c'è da domandarsi quale sapienza sia quella di obbligare ad un ambiente urbano giudicato tra i più irrespirabili del mondo, per tasso di ozono e smog, qualche centinaio di atleti bisognosi di ricambio incessante di ossigeno e di lottare almeno in aria pulita senza il torvo pallone del néfos in sospensione perpetua. Pindaro, di salute precaria, avrebbe sicuramente evitato quei Giochi attossicati. Davo per certa l'esclusione di Roma: l'eccesso di masochismo ostentato dai promotori locali non meritava di essere soddisfatto. La questione olimpica ha però distratto le preoccupazioni dei refrattari dalla minaccia più forte, dal pericolo più crudele: la grande stoltezza del Giubileo del Duemila. Un Duemila che è impostura di calendario (il XXI parte dal 2001) ed è assurdità religiosa: se è vero che "il Verbo si fece carne", è possibile ad un evento simile assegnare una data? Un semplice punto di riferimento convenzionale, per collocare in bella successione i nostri crimini umani, vale tanto baccano? Può addirittura essere, il Giubileo, definito «grande evento spirituale» ? Una certa idea di che cosa possa essere un evento spirituale ce l'ho, e non mi pare proprio che qua ci siamo... La fame di spirituale è davvero diffusa, esiste, ed è la grande fame propria dell'Occidente, la fame dell'Occidente-che-mangia: un grande vuoto di cui, incoscienti i più, malati siamo tutti, morenti o già morti in vita di tale vuoto, così grande, così terribile, che quanto sopravvive delle rivelazioni tradizionali, di cui una piccola scheggia sarebbe bastata a colmare una vita, ci fa all'incirca l'effetto di qualche flebo d'acqua salata. La loro energia non è persa del tutto: il nostro vuoto però è Buco Nero, il mulinello è dissolvente... In Guido Ceronetti CONTINUA A PAG. 6 PRIMA COLONNA

Luoghi citati: Atene, Roma